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Denis Villeneuve è stato intervistato dallo Shanghai International Film Festival, e ha parlato dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla produzione di Dune.
Stavamo per finire alcune riprese… il film, in pratica, era quasi finito. Dune è stato fatto in modo insolito: abbiamo fatto le riprese principali, poi ho montato quella parte del film e stavo pianificando di tornare sul set e girare alcuni elementi perché volevo aggiustarlo. Avevo bisogno di tempo, ed è un lusso che avevo [prima della pandemia]… quando il virus ha colpito il Nord America, stavamo per tornare sul set per girare quegli elementi.
Ora, il cineasta canadese deve affrettarsi a terminare il film in tempo per l’uscita di dicembre:
Adesso sarà una corsa, finire il film in tempo. Abbiamo avuto il permesso di tornare sul set… torneremo sul set per girare quegli elementi nel giro di qualche settimana, quelli che dovevamo girare prima. Significa che ho dovuto anche finire alcuni elementi del film come gli effetti visivi e il montaggio a Montreal, mentre la mia troupe si trova a Los Angeles.
A tal proposito, Denis Villeneuve spiega che il montaggio tecnicamente può essere fatto da remoto, ma lavorare a stretto contatto con il montatore – in questo caso Joe Walker – è fondamentale per lui, quindi non è la stessa cosa.
Mi rendo conto di quanto il montaggio sia simile a fare musica con qualcuno, ed è necessario essere nella stessa stanza. Voglio dire, c’è qualcosa nell’interazione, l’interazione umana, la spontaneità, l’energia nella stanza. Mi manca molto il trovarmi nella stessa stanza col mio montatore.
Poi continua:
Come artista, montare il mio film senza essere nella stessa stanza con il mio montatore è molto, molto doloroso. Forse una delle ragioni è che il montatore è anche uno psichiatra: voglio dire, è quello che gestisce la mia ansia, i miei attacchi di panico e le mie paure, e assiste ai miei momenti di gioia. Credo che, se in futuro dovesse ricapitare una cosa del genere, farò in modo che il mio montatore sia vicino a me. Il montaggio è una parte molto importante del processo cinematografico per me, forse la più importante. È il momento in cui riscrivi il film, in qualche modo.
C’è molta curiosità attorno al primo trailer, che potrebbe debuttare nelle prossime settimane con le copie di Inception per il decimo anniversario. La produzione tornerà presto sul set a Budapest per le riprese aggiuntive, mentre l’uscita è ancora fissata per il 18 dicembre nelle sale americane.
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Il cast include Timothée Chalamet (Paul Atreides), Rebecca Ferguson (Lady Jessica), Dave Bautista (Glossu Rabban), Stellan Skarsgård (Barone Harkonnen), Charlotte Rampling (Reverenda Madre Mohiam), Oscar Isaac (Duca Leto Atreides), Zendaya (Chani), Javier Bardem (Stilgar), Josh Brolin (Gurney Halleck), Jason Momoa (Duncan Idaho), David Dastmalchian (Piter De Vries) e Chang Chen (Dr. Wellington Yueh).
Dune fu adattato da David Lynch nell’omonimo film del 1984, ma in precedenza Alejandro Jodorowsky tentò un’ambiziosa trasposizione che si scontrò con il rifiuto di Hollywood, come racconta il documentario Jodorowsky’s Dune.
Questo nuovo adattamento firmato da Denis Villeneuve (La donna che canta, Prisoners, Sicario, Arrival, Blade Runner 2049) e dallo sceneggiatore Eric Roth (Forrest Gump, Alì, Munich) è circondato da grandi aspettative, ed è stato già descritto come uno “Star Wars per adulti”. Come sappiamo, il film adatterà solo la prima metà del romanzo di Herbert.
Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell’Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell’Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell’ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l’ordine dell’Impero, l’inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.
Thomas Tull, Mary Parent e Cale Boyter saranno i produttori di Dune, mentre Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert svolgeranno la funzione di produttori esecutivi; Kevin J. Anderson sarà invece il consulente creativo.
Fonte: ComingSoon.net