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Watchmen, American Hero Story e il cameo sfiorato di Ryan Murphy

Pubblicato il 23 ottobre 2019 di Lorenzo Pedrazzi

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Fin dal primo episodio, Watchmen contiene una meta-serie intitolata American Hero Story: Minutemen, uno show televisivo che ricostruisce la storia dei primi supereroi di questo universo narrativo. In un certo senso, fa il paio con I racconti del vascello nero nel capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons: in quel caso era un “fumetto nel fumetto”, mentre qui abbiamo una “serie nella serie”.

Intervistato da Paste, lo showrunner Damon Lindelof spiega che l’intenzione iniziale era di inserire delle scene dopo i titoli di coda come “materiali aggiuntivi”, simili a quelli che separano i capitoli del fumetto (ricordate? Gli estratti da Sotto il cappuccio, il saggio su Dr. Manhattan, le interviste a Sally Jupiter e Adrian Veidt…). Ebbene, American Hero Story è ispirata alle serie di Ryan Murphy, soprattutto American Crime Story, e uno di quei materiali aggiuntivi sarebbe dovuto essere una finta featurette con Murphy nel ruolo di se stesso.

Alla fine, però, l’idea è stata scartata perché Lindelof voleva che American Hero Story apparisse come uno show grossolano e di bassa qualità: di conseguenza, non poteva essere di Ryan Murphy. Ecco le parole dello showrunner:

Non poteva esserci davvero Ryan Murphy, perché a quel punto avrei dovuto fare in modo che lo show fosse al livello degli standard di Ryan Murphy.

Accantonare l’idea della finta featurette con il creatore di Glee è stato quindi un complimento per la qualità del suo lavoro, a cui American Hero Story non voleva tentare di avvicinarsi. È comunque interessante il fatto che Lindelof abbia riflettuto su questa possibilità: dimostra che lo showrunner ha bene in mente il modello di Moore e Gibbons, pur cercando al contempo di farlo proprio, e di adattarlo a un medium diverso.

Se continuerete a guardare Watchmen, peraltro, scoprirete che American Hero Story avrà un ruolo sempre più importante come meta-serie.

La sinossi del primo episodio

In una versione alternativa dell’America, dove gli agenti di polizia nascondono le loro identità dietro le maschere per proteggersi da un’organizzazione terroristica, la Detective Angela Abar (Regina King) indaga sul tentato omicidio di un collega sotto la guida del suo amico e comandante Judd Crawford (Don Johnson). Intanto, il Lord di una tenuta di campagna (Jeremy Irons) riceve un regalo di anniversario dai suoi leali servitori. Scritto da Damon Lindelof; diretto da Nicole Kassell.

Il cast

Il cast di Watchmen include Regina King (American Crime, The Leftovers), Don Johnson (Cold in July, Django Unchained), Tim Blake Nelson (L’incredibile Hulk, Lincoln), Louis Gossett Jr. (Ufficiale e gentiluomo, The Reason), Adelaide Clemens (Silent Hill: Revelations, Il grande Gatsby), Andrew Howard (The Oath, The Brave), Jeremy Irons, Tom Mison, Frances Fisher, Jacob Ming-Trent, Yahya Abdul Mateen II, Sara Vickers, James Wolk, Hong Chau, e Dustin Ingram.

Un progetto ambizioso

La serie è stata creata da Damon Lindelof (Lost, Prometheus, The Leftovers), mentre la regia dell’episodio pilota è curata da Nicole Kassell. Quest’ultima è nota per aver diretto The Woodsman e Il mio angolo di paradiso, oltre a varie serie tv come The Killing, The Following, Better Call Saul, Rectify, American Crime, Vinyl, The Americans, Westworld e The Leftovers. Ha lavorato anche a Castle Rock.

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Il revisionismo supereroistico di Watchmen

Watchmen è il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons che ha contribuito a rinnovare la figura del supereroe nell’immaginario collettivo. Ambientato in una realtà alternativa dove gli Stati Uniti hanno imboccato una svolta autoritaria (siamo negli anni Ottanta), il romanzo a fumetti racconta le avventure di un gruppo di supereroi per nulla idealizzati, anzi, spesso violenti e fallibili.

In seguito all’omicidio del Comico, brutale vigilante che ha condiviso un passato con loro, i giustizieri mascherati noti come Rorschach, Gufo Notturno, Spettro di Seta e Ozymandias si ritrovano al centro di un misterioso complotto che mira a uccidere i vecchi supereroi, mentre Dr. Manhattan – il primo uomo dotato di superpoteri – comincia a mettere in dubbio il suo ruolo sulla Terra e il suo interesse per la specie umana.

Fonte: ComicBook.com