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7 cose che forse non sapevate su Ransie la Strega

Pubblicato il 09 aprile 2019 di DocManhattan

Al di là dei giochi di parole e i fotomontaggi con l’ex premier Renzi – ormai talmente old da essere collocabili, nelle cose di Internet, nel Cretaceo Superiore – si ricorda con affetto Ransie la strega. Personaggio che la versione italiana dell’anime voleva far passare a tutti i costi per la promessa sposa del figlio del diavolo.

1. IL BATTICUORE NOTTURNO

Tokimeki Tonight (Batticuore notturno), il manga di Koi Ikeno, debutta sulla rivista Ribon della Shueisha nel luglio dell’82 e viene serializzato fino al ’94. Nell’ottobre dell’82 va in onda sul canale giapponese NTV la trasposizione anime, sviluppata parallelamente al manga. Ranze (questo il suo nome originale), vampira che non succhia il sangue, ma assume l’aspetto delle persone morse finché non starnutisce, sbarca sul piccolo schermo. Alcune delle caratterizzazioni decise dallo staff influenzano peraltro la Ikeno per i capitoli successivi del suo fumetto.

Il regista dell’anime di Ransie è Hiroshi Sasagawa. Classe ’36, Sasagawa ha diretto tantissime serie, soprattutto per la Tatsunoko: Time Bokan, Il Mago Pancione Etcì, Ippotommaso, Gatchaman, Kyashan, Coccinella, Yattaman… Uno dei progetti a cui si è dedicato dopo Ransie è stato Fantazoo (avete letto l’articolo su Fantazoo, vero?). Le musiche di Ransie sono invece di Kazuo Otani, autore delle colonne sonore di Occhi di Gatto e Il Grande sogno di Maya.

L’anime però non raccoglie minimamente il successo sperato e viene chiuso nel settembre dell’83, dopo solo 34 puntate. Con un finale inventato perché il manga, come detto, si sarebbe concluso solo molti anni più tardi. In Italia, Tokimeki Tonight diventa Ransie la Strega e debutta nell’83 su Euro TV e altre reti locali.

2. VADE IN PRIMA FILA, SATANA

L’anime non viene censurato al suo arrivo in Italia (non che ce ne fosse in effetti bisogno…), ma vengono cambiati i nomi dei protagonisti e muta, neanche troppo sottilmente, il contesto. Ranze Eto diventa Ransie Lupescu (di chiare origini rumene…), suo fratello Rinze diventa Ronnie, il padre Mori si tramuta in Boris, e così via. La cosa più particolare, però, è che in originale Ransie viene dal Mondo Magico, mentre nella versione italiana quest’ultimo è diventato l’Inferno.

Così il Grande Re del Mondo Magico, padre di Shun/Paul, love interest della protagonista e suo futuro sposo nel manga, diventa Satana. Vi siete mai chiesti, ai tempi, perché non sembrasse affatto il Diavolo? Semplice, non lo era. Il padre di Lisa (Yoko Kamiya), Thomas Thompson, veniva presentato nel doppiaggio italiano come un ricco commerciante. Quel personaggio simpatico e bonaccione vestito malissimo, in realtà, in originale era un boss della yakuza. Rendiamoci conto.

3. IL MANGA INFINITO

Dicevamo poco sopra che il manga di Tokimeki Tonight si è concluso nel ’94. Koi Ikeno non si è però mai allontanata davvero dal mondo della sua Ransie. Nel 2002 è partito Tokimeki Midnight, un remake a parti invertite, con Shun proveniente dal Mondo Magico e Ranze normale studentessa umana. Il manga è stato pubblicato dalla Star Comics con il titolo Batticuore a mezzanotte – Ransie la strega. Altri volumi dedicati all’universo di Ransie sono stati pubblicati dalla Ikeno a partire dal 2013, con Ransie la strega – Le situazioni di Shun Makabe (edito anche in Italia). L’ultimo, Tokimeki Tonight ~ Makabe Shun Fusai no Honeymoon, è un capitolo dedicato appunto alla luna di miele di Shun e Ranze, sposatisi nella prima parte del primo manga.

4. LA CUGINA MORA DI BARBIE

In mezzo al merchandising di Tokimeki Tonight c’erano le bambole prodotte dalla Takara (l’azienda dei Transformers). In realtà non erano altro che una versione bruna di Jenny, una bambola molto popolare in Giappone, in tre versioni diverse, tutte con vestitini che non c’entravano nulla col cartone. A quei tempi Jenny si chiamava però Takara Barbie, con il logo della bambola americana, il fidanzato Ken e tutto. Il nome Jenny è stato scelto nell’86 alla fine dell’accordo tra Takara e Mattel.

Tornando a Ransie/Ranze. La Takara Barbie bruna vendette pochissimo e pare che interi stock di quelle bambole, ritirate dai negozi, siano finite come premi nelle sale pachinko. Oggi, ovviamente sono molto rare e ambite dai collezionisti. Negli store online di vecchi giocattoli giapponesi superano facile i 200/300 euro l’una.

5. I CAVALIERI AL VOLO 

La sigla italiana di Ransie era cantata dai Cavalieri del Re. In questo video, girato nel 2000, Riccardo Zara dei Cavalieri del Re racconta la genesi del brano, realizzato al volo e con pochissime informazioni. Come d’uso all’epoca. Con gran mestiere, e quelle tre informazioni in croce (“Il padre è un vampiro, la madre una licantropa, lei combina casini. Fate in fretta”), Zara sfornò il pezzo richiestogli. A cantarlo è Guiomar Serina, sorella minore di Clara Serina (Lady Oscar).

6. RANSIE, TURISTA NON PER CASO

Dall’1 al 31 marzo del 2015, Ransie è stata protagonista di una campagna promozionale dell’ente turistico di Iwate. Ranze, Shun e Yoko sono apparsi su siti e cartelloni pubblicitari dedicati alla stagione invernale di Iwate, perché in quella prefettura, e più precisamente nella città di Hanamaki, è nata nel ’59 l’autrice del manga, Koi Ikeno.

7. IGNUDI TRA I NUDISTI (VAMPIRI E BOSS DELLA MALA)

Le sigle giapponesi, cantate da Harumi Kamo, sono un tripudio di sintetizzatore. Con titoli da shampoo anni 80 come “Super Love Lotion”. L’ending di Ransie mostrava la protagonista nuda, coperta solo da un mantello: no, non si è mai capito bene il perché, visto il tono castissimo dell’anime. L’ending dell’ultima puntata, però, riservò lo stesso trattamento all’intero cast:

Tutti nudi e col mantello da vampiri. Ransie, i genitori e pure il simpatico boss mafioso. Allegria.

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