La disputa tra Ray Fisher e Warner Bros. circa il comportamento di Joss Whedon, Jon Berg e Geoff Johns sul set di Justice League sta andando avanti ormai da mesi. Solo ieri vi avevamo riportato l’ultima notizia: Fisher sostiene che l’annuncio del ritorno di Ben Affleck in The Flash sia stato orchestrato per distogliere l’attenzione dal suo caso. Oggi, però, TheWrap ha pubblicato un articolo in cui si sostiene che l’inizio degli attacchi di Fisher su Twitter sia coinciso con un’offerta che l’attore avrebbe trovato offensiva.
L’offerta in questione è quella di un ruolo cameo in The Flash. Secondo due insider che hanno contattato TheWrap, Warner non ha ricevuto risposta dai rappresentanti dell’attore sin dall’offerta, fatta lo scorso giugno. I piani per un film solista su Cyborg sarebbero ora in stallo. Il sito ha raggiunto gli agenti di Fisher, Paradigm Agency e Management 360, che hanno così commentato:
Il signor Fisher è, ed è stato, sotto contratto con WB Pictures sin dal 2014. Secondo i termini di quel contratto pre-negoziato, l’opzione di includere il signor Fisher nel ruolo di Victor Stone (alias Cyborg) è sempre stata in mano a WB Pictures.
Quello che si implica qui, in sostanza, è che la battaglia di Ray Fisher sia nata come capriccio, in risposta a un’offerta ritenuta sminuente nei suoi confronti. Fisher, che ormai ha fatto dei social la sua arma principale, dato che non può rivelare più di tanto per via del suo contratto, ha immediatamente risposto via Twitter alle accuse:
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A>E
— Ray Fisher (@ray8fisher) September 17, 2020
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Ricordiamo che tutto è iniziato con dei tweet riguardanti Joss Whedon. Il regista di Avengers era stato chiamato per sostituire Zack Snyder in corsa. Gli fu chiesto di rigirare una bella fetta del film, tra il 60 e il 90%, e secondo quanto dichiarato da Ray Fisher il suo comportamento sul set fu “offensivo” e “disgustoso”. Alcune star hanno espresso solidarietà nei confronti dell’attore, tra queste Jason Momoa e Kiersey Clemons.
In agosto, WarnerMedia ha avviato un’indagine sulla produzione di Justice League per capire cosa sia accaduto sul set. La cosa, come sappiamo, ha innescato un botta e risposta. WarnerMedia che ha accusato Fisher di non aver collaborato all’indagine, mentre Fisher sostiene che aveva detto chiaramente di voler valutare gli investigatori prima di collaborare.