SerieTV ScreenWEEK Originals The Doc(Manhattan) is in
La storia della serie TV su Superman in cui Superman faceva solo la comparsa. Perché i riflettori, in Lois & Clark: le nuove avventure di Superman (Lois & Clark: The New Adventures of Superman) erano tutti per il suo alter ego Clark Kent e la sua dolce metà, Lois Lane. Una volta tanto, Clark non era più solo un imbranato con gli occhiali da camuffamento magici, un giornalista placeholder in attesa dell’ingresso in scena dell’eroe venuto da Krypton e amante delle cabine del telefono. Lois e Clark, quindi: il loro amore e… da dove diavolo saltava fuori quel bambino alla fine della serie, maledizione? Cerchiamo un po’ di capirlo, partendo dall’inizio.
Jenette Kahn, la combattiva presidente della DC Comics negli anni 80 e 90, aveva desiderato a lungo una serie TV su Superman. Tra le varie proposte sul tavolo c’era stata anche quella di una serie interamente dedicata a Lois Lane e al suo lavoro al Daily Planet. Alla fine, dopo una serie di modifiche al progetto, arriva finalmente il semaforo verde: è il 1991 quando la ABC compra questa serie, ora ribattezzata Lois & Clark, e sviluppata da Lee Monves della Lorimar, l’uomo che ha permesso sostanzialmente la nascita di serie come ER e Friends, e dalla sceneggiatrice e produttrice Deborah Joy LeVine, in seguito creatrice di show come The Division e Mental. Il punto di partenza sono le nuove origini di Superman, e in particolare la nuova versione dell’eroe lanciata dalla DC Comics qualche tempo prima, nella miniserie The Man of Steel di John Byrne (1986). Un reboot a fumetti che presentava tra le altre cose un Clark Kent più estroverso e meno pupazzo cascatore. Lois & Clark avrebbe preso il via un quarto di secolo dopo l’arrivo di Kal-El sulla sua navicella nel campo dei coniugi Kent in Kansas, partendo dall’arrivo di Clark a Metropolis e dal suo incontro, nella redazione del Daily Planet, con la reporter Lois Lane.
Clark Kent è Dean Cain, ragazzotto del Michigan, figlio dell’attrice Sharon Thomas (che apparirà in Lois & Clark in diversi cameo) e laureato in storia, che ai tempi dell’università usciva con una collega di corso chiamata Brooke Shields. Messa da parte la carriera da giocatore di football per un infortunio al ginocchio, Cain ha portato avanti l’altro sogno nel cassetto, quello di fare l’attore. Il cinema è una faccenda di famiglia, del resto, e a inizio anni 90 è già apparso in diversi film (come The Stone Boy, diretto dal padre adottivo, Christopher Cain) e in quattro episodi di Beverly Hills, 90210. Come Lois Lane viene scelta invece la californiana Teri Hatcher, che gira sui set dall’85, quando faceva la cantante e ballerina a bordo della nave da crociera di Love Boat. Ha già in curriculum vari episodi di MacGyver, comparsate in Star Trek: The Next Generation e Quantum Leap, e alcune piccole parti al cinema, come la sorella di Stallone in Tango & Cash.
Il cast viene completato con i classici membri del microcosmo del Daily Planet: Perry White (il Lane Smith di Visitors e Alba Rossa) e il fotografo Jimmy Olsen (Michael Landes). John Shea è la nemesi classica di Superman, Lex Luthor, mentre Tracy Scoggins di Dynasty è Catherine Grant, detta Cat, l’esperta di gossip del quotidiano. La serie resta in sospeso per un po’ e parte solo due anni dopo, nel settembre del ’93. Il pubblico sembra gradire il taglio dello show, in cui i criminali sono normali esseri umani, al massimo con un po’ di tecnologia avveniristica a disposizione. Per ribadire che qui l’attenzione è tutta per Clark e non per il suo alter-ego vestito di rosso e blu, s’inverte lo schema classico della sua pettinatura: Kent ha i capelli normali e Superman quelli tirati indietro da una leccata di vacca, e non il contrario.
La prima stagione va in onda per 22 episodi, fino al maggio del ’94, con ottimi ascolti. Una media di circa 17 milioni di americani si sintonizza sulla ABC ogni domenica sera, con punte di oltre 22 milioni. Ma per la seconda stagione cambiano tante cose. Innanzitutto la showrunner e creatrice della serie, Deborah Joy LeVine, lascia il suo posto da produttrice. La segue a ruota l’interprete di Lex Luthor, John Shea, a quanto sembra stanco di fare il pendolare tra New York e Los Angeles: il suo Lex apparirà solo altre quattro volte in tutto il resto della serie. Cambia inoltre volto Jimmy Olsen: ora è Justin Whalin.
Ma è soprattutto lo show a cambiare pelle e impostazione. I criminali comuni della prima stagione cedono progressivamente il passo a un numero sempre maggiore di supercriminali pescati dal fumetto, come Metallo e il Giocattolaio, o creati apposta ma comunque di stampo fantastico, come Tempus, portato a Metropolis nientemeno che da H.G. Wells in persona. Gli ascolti continuano a crescere, la serie viene rinnovata per una terza e poi per una quarta stagione, godendosi tutta una serie di comparsate da parte di guest star come Bruce Campbell, Robert Culp, Dwight Schultz, James Earl Jones e perfino Adam West, in un crossover spirituale, chiamiamolo così, con la vecchia serie di Batman: West è un cronista in un episodio della seconda stagione.
Ma dopo la quarta stagione, andata in onda tra il ’96 e il ’97, la serie viene bruscamente interrotta. Tanto bruscamente da sorprendere i produttori, certi a tal punto che una quinta annata si sarebbe fatta da chiudere la quarta con un cliffhanger… poi rimasto appeso da allora. Alla fine della quarta stagione, Clark e Lois – convolati a nozze nel terzo episodio – trovano un bambino in casa loro, con un biglietto in cui si spiega che il pupo è loro. E? E niente: gli ascolti sono crollati a tal punto, anche a causa di una serie di spostamenti in palinsesto operati alla ABC, che il network torna sui suoi passi e decide di tirar giù lì la saracinesca. Lois & Clark chiude tristemente la sua avventura, con meno di 5 milioni di spettatori nelle ultime tre puntate.
Il produttore Eugenie Ross-Leming ha spiegato qualche tempo fa ai microfoni di Entertainment Weekly che il team di sceneggiatori aveva in mente di incentrare la stagione successiva proprio sulla misteriosa origine del bambino e sulle difficoltà di Lois e Clark nel crescerlo, anche se ancora non avevano deciso se dare o meno dei superpoteri anche al super-baby. Dean Cain e Teri Hatcher avrebbero comunque continuato a bazzicare il mondo degli eroi DC Comics sul piccolo schermo, come Jeremiah Danvers e Rhea nella serie CW di Supergirl, e prima ancora come Curtis Knox ed Ella Lane (la madre di Lois) in Smallville, per tanti versi l’erede naturale in TV, sia pure con un approccio leggermente diverso e ambientato in un altro periodo della vita del kryptoniano, di Lois & Clark. Ma di quello parliamo la prossima volta…