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Crisis on Infinite Earths: cinque domande a cui il finale non ha risposto

Pubblicato il 15 gennaio 2020 di Marco Triolo

Il gran finale di Crisis on Infinite Earths ha cancellato il multiverso originale per crearne uno nuovo, in cui i principali eroi dell’Arrowverse convivono tutti nella stessa realtà (ora battezzata Terra-Prime) insieme a Black Lightning. Tutte le realtà più importanti – quelle di Titans, Doom Patrol, Stargirl, Lanterna Verde (sì, proprio il film con Ryan Reynolds), Swamp Thing, Superman Returns e, supponiamo, il DCEU (non si è visto nel montaggio finale) – esistono ancora e sono state “riordinate” in un multiverso più compatto e gestibile. Il finale si è anche divertito a giocare con le timeline regalandoci il cameo più sorprendente di tutto il crossover.

Insomma, si tratta di un nuovo inizio, che semplifica decisamente l’Arrowverse puntando a un mondo in cui tutti gli eroi televisivi possono incontrarsi in qualunque momento, senza bisogno di portali dimensionali. Ma, per quanto questo finale abbia risposto a molte domande e creato un nuovo status quo, ha lasciato volutamente irrisolti alcuni quesiti. Vediamone cinque che ci premono particolarmente…

1. Lex Luthor è davvero diventato buono?

Un brutto colpo per Supergirl scoprire che non solo Lex Luthor ha vinto il Premio Nobel per la pace, ma è addirittura il suo nuovo capo! Ci sembra davvero difficile credere che Luthor sia diventato buono, anzi “il più buono”. Più probabile che, manipolando il Libro del Destino, Lex abbia modificato la sua situazione in meglio. Ma è certo che questa sottotrama verrà ampliata e spiegata nei prossimi episodi di Supergirl e nello spin-off Superman & Lois, a cui The CW ha appena dato luce verde.

2. Come finirà Arrow?

Oliver Queen è davvero morto. Un attimo… Oliver Queen è DAVVERO morto? Alla fine dell’episodio di Legends of Tomorrow è la sua voce – nei panni dello Spettro – a raccontare la nascita del nuovo multiverso. Ma Oliver non è stato trovato da nessuna parte su Terra-Prime. Questo ci lascia un bel dubbio sul finale di Arrow. Il prossimo episodio, Green Arrow and the Canaries, eviterà il problema facendo da pilot al proposto spin-off ambientato nel 2040. Ma il decimo episodio, in onda il 28 gennaio, che cosa racconterà? Potrà davvero rinunciare ad avere Stephen Amell? Potrà davvero Arrow chiudersi dopo otto anni con un episodio privo del suo storico protagonista? Lo vedremo.

Superman & Lois

3. I figli di Superman

In una delle ultime scene, Superman conversa al telefono con Lois Lane mentre pattuglia la città in volo (altra bruciante domanda: perché Superman ha bisogno di un auricolare Bluetooth?). La moglie lo invita a tornare a casa per discutere di una cosa riguardante i loro figli. Plurale. Anche Clark ci resta male: nella precedente realtà, il figlio era solamente uno, Jonathan. Ed era un neonato. Qui naturalmente si sta lanciando lo spin-off Superman & Lois, e la presenza di due figli è coerente con le notizie sul casting di due adolescenti. Resta da capire perché, improvvisamente, i figli siano due e perché non siano dei bebè. E ci chiediamo anche: che ne è del rumor sulla presenza del figlio di Batman, Damian Wayne? Che uno dei due ragazzi – chiamati da Lois proprio “figli”, sia chiaro – possa essere un Damian Wayne adottato dalla coppia?

4. Che ne sarà di Black Lightning?

Il nuovo status quo post-Crisis non ha solo fuso le Terre dei personaggi dell’Arrowverse, ma ha incluso anche la realtà di Black Lightning. La serie, da noi distribuita da Netflix, ma trasmessa in USA sempre da The CW, ha un tono leggermente diverso rispetto alle altre. Si andrà verso una fusione totale oppure l’eroe verrà coinvolto solamente nei mega-eventi? Anche in questo caso, lo vedremo.

5. Superamici?

“Ma chi diavolo è Gleek? E dove ho già sentito quell’accattivante motivetto?”. Se vi siete posti queste domande vuol dire che: a) negli anni ’80 non esistevate; oppure b) avete rimosso tutto. Partiamo dal tema: è quello di Super Friends, la serie animata che ha presentato a molti pargoli degli anni ’70/’80 la Justice League. In Superamici, come era nota in Italia, Gleek era la fedele scimmietta dei Super Gemelli Zan e Jayna. Ma non è tutto: l’inquadratura finale ci mostra l’esterno del palazzo degli S.T.A.R. Labs in cui la Justice League (non viene nominata, ma è per forza quello) stabilisce la propria base. E assomiglia tanto a questo:

Avrà The CW il coraggio di andare davvero fino in fondo, introducendo Gleek e magari anche i Wonder Twins? Difficile prevederlo. Ma di una cosa possiamo essere certi: la Justice League è sorta nell’Arrowverse, e non andrà da nessuna parte.