Negli ultimi tempi, c’è stato un acceso dibattito riguardante l’impiego di voci generate dall’intelligenza artificiale (IA), che ha portato OpenAI a sospendere una delle voci utilizzate nella nuova versione di ChatGPT. La controversia è esplosa quando numerosi utenti hanno notato una forte somiglianza tra la voce dell’assistente vocale e quella di “Samantha”, interpretata da Scarlett Johansson nel film HER di Spike Jonze.
La voce in questione, soprannominata “Sky”, era parte del recente aggiornamento GPT-4o di OpenAI, che include nuove funzionalità per rispondere a domande verbali in tempo reale, mimando una vera e propria conversazione. Le somiglianze con il film HER sono state confermate dallo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, che ha sottolineato il collegamento tramite un post su X.
her
— Sam Altman (@sama) May 13, 2024
In una dichiarazione ufficiale rilasciata lunedì, OpenAI ha evidenziato:
Riteniamo che le voci generate dall’intelligenza artificiale non dovrebbero cercare di imitare deliberatamente le voci distintive di celebrità. La voce di Sky non è un’imitazione di Scarlett Johansson, ma appartiene a un’altra attrice professionista che utilizza la propria voce naturale. Per tutelare la loro privacy, non possiamo divulgare i nomi dei nostri talenti vocali.
Scarlett Johansson non ha tardato a far sentire la sua voce in merito alla questione e ha minacciato azioni legali contro OpenAI, accusando la compagnia di aver utilizzato la sua voce senza autorizzazione. L’attrice ha confermato di essere stata contattata direttamente da Altman, ma di aver rifiutato di prestare la sua voce a ChatGPT. Johansson ha poi aggiunto:
Ero sbalordita, furiosa e incredula che il signor Altman avesse cercato una voce che suonava così spaventosamente simile alla mia.
Johansson, supportata da un team legale, ha inviato due lettere alla compagnia richiedendo dettagli sul processo di creazione della voce “Sky”. Una fonte vicina alla situazione ha riferito a The Hollywood Reporter che queste comunicazioni legali erano “molto più aggressive e incisive” di una semplice richiesta di chiarimento.
Anche se OpenAI ha rimosso “Sky” dal proprio sistema, la minaccia legale persiste e il caso di Johansson potrebbe stabilire un importante precedente per futuri conflitti legali tra attori e aziende di intelligenza artificiale.
La vicenda è diventata oggetto persino di una gag durante l’ultimo episodio di Saturday Night Live:
In un tempismo che non potrebbe essere più perfetto, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha rilasciato un comunicato evidenziando la necessità di regolamentazioni più rigorose riguardanti l’uso delle intelligenze artificiali.
L’intelligenza artificiale e le aziende che ne sfruttano le potenzialità trasformeranno senza dubbio la vita delle persone in tutto il mondo. Tuttavia, prima di ottenere il nostro pieno sostegno, devono guadagnarsi la nostra fiducia. Mi impegno a fare tutto ciò che è in mio potere per promuovere e richiedere un’innovazione sicura, affidabile e responsabile, che includa anche l’utilizzo dell’audio generato dall’intelligenza artificiale.
Artificial intelligence and the companies that wield its possibilities are going to transform the lives of people around the world – there’s no doubt about that.
But first, they must earn our trust.
I commit to do everything in my power to promote and demand safe, secure,…
— President Biden (@POTUS) May 21, 2024
OpenAI, dal canto suo, ha dichiarato di aver collaborato strettamente con l’industria del doppiaggio per assicurare che le giuste procedure vengano seguite per la scelta delle voci, specificando che gli attori sono stati adeguatamente compensati. Sin dal lancio delle capacità vocali di ChatGPT a settembre 2023, OpenAI ha ricevuto oltre 400 candidature da vari attori, sia teatrali che cinematografici, prima di scegliere le voci finali.
La compagnia ha inoltre chiarito che continuerà a lavorare per risolvere le preoccupazioni sollevate, mentre “Sky” rimane in sospeso.
Fonte: Variety
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