La regista, attrice e sceneggiatrice francese Maïwenn, pur non pentendosi di aver scelto Johnny Depp per il suo dramma storico Jeanne du Barry, ha riconosciuto le sfide incontrate sul set con l’attore, da lei in ogni caso definito come “un genio colossale”.
Nel corso di un’intervista esclusiva con Charlotte O’Sullivan, Maïwenn ha condiviso la sua esperienza, riflettendo sulla complessità di dirigere un attore di così grande talento ma, allo stesso tempo, una figura controversa.
Gestire una personalità come quella di Depp non è stato semplice, l’attore desiderava essere trattato “come una leggenda” e a volte declinava le richieste della sceneggiatura:
Johnny ha presentato una nuova versione della sceneggiatura con cui non mi sono trovata d’accordo. Quindi ho proceduto a girare senza apportare le modifiche da lui suggerite… un gesto che lui ha interpretato come un affronto.
Ma anche la reazione della troupe, che si è detto “intimidita” dalla sua presenza:
Devo essere sincera, girare con lui è stato difficile… L’intera troupe era in ansia perché il suo senso dell’umorismo era diverso e non sapevamo mai se sarebbe arrivato puntualmente o se avrebbe interpretato correttamente le sue battute. Voglio dire, persino quando era presente sul set e puntuale, c’era ancora un certo timore nella troupe nei suoi confronti.
Contro ogni previsione, Maïwenn ha visto in queste sfide un’occasione per accrescere il valore del film, utilizzando le divergenze creative a suo vantaggio e prendendo spunto da alcune dinamiche sul set per approfondire la narrazione e i conflitti interni dei personaggi.
Dopo la fine delle riprese, però, sembra che il rapporto tra Depp e la regista sia rimasto teso, con Maïwenn che ammette la difficoltà di comunicare con lui:
Per me, Johnny è un talento straordinario, ma sembra vivere in un mondo tutto suo. Trovo difficile stabilire una comunicazione con lui.
Allo stesso tempo, Depp ha espresso in pubblico ammirazione per il lavoro di Maïwenn sul set.
Fonte: Independent
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