Ricordate il giorno in cui è stato diffuso il secondo trailer di Spider-Man: No Way Home?
Era il 17 novembre 2021 e il video qui da noi era arrivato nelle prime ore del mattino. Il film continuava ad essere avvolto da un alone di mistero ma quel trailer aveva confermato una volta per tutte un rumor che girava nel web da moltissimo tempo: nel film sarebbero comparsi i villain delle precedenti pellicole su Spider-Man, quelle dirette da Sam Raimi e Marc Webb, nello specifico Dottor Octopus, Goblin, Electro, Uomo Sabbia e Lizard.
Il Multiverso finalmente sul grande schermo. Sul serio.
C’era però un’altra voce che non era stata confermata ma che ormai sembrava scontata, la presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield, che avevano interpretato Spider-Man rispettivamente nelle pellicole dirette da Sam Raimi e Marc Webb.
I trailer delle pellicole dell’Universo Cinematografico Marvel molto spesso vengono ritoccati, lo sappiamo. Ci viene mostrato solo lo stretto necessario, questo per mantenere il più possibile intatto l’effetto sorpresa. C’era un dettaglio che aveva insospettito molti, ad esempio, uno strano comportamento di Lizard che presupponeva la presenza di qualcuno eliminato digitalmente da una scena. Un altro Spider-Man, appunto.
E c’era anche un’altra voce che aveva iniziato a girare moltissimo nel web, riguardava un particolare momento del trailer. Verso il minuto 2.20 circa, MJ, il personaggio interpretato da Zendaya, precipitava nel vuoto e Spider-Man si tuffava per salvarla. Si vedeva una mano nel trailer, che cercava di afferrare quella di MJ.
Secondo le voci non si trattava della mano di Tom Holland, ma di quella di Andrew Garfield. I rumor anticipavano un momento a dir poco epico: lo Spider-Man di Garfield che si tuffava nel vuoto per salvare MJ. Un modo per compensare il suo più grande rimpianto: non essere riuscito a salvare la sua amata Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro.
Una cosa indubbiamente poetica, lo Spider-Man di un altro universo che avrebbe così evitato al suo “fratello” un futuro pieno di rimpianti e rimorsi.
Poi il film è arrivato nelle sale e abbiamo scoperto che gli altri Spider-Men c’erano sul serio. Un po’ lo sapevamo ma vederli lì, sul grande schermo, ha lo stesso mosso qualcosa dentro di noi.
Non solo, il terzo atto del film ha confermato che quelle voci erano vere. Abbiamo visto Andrew Garfield mentre si tuffava nel vuoto per salvare MJ, prenderla in braccio e commuoversi per quel gesto profondamente catartico.
Decisamente uno dei migliori momenti del film. Ed è anche il momento preferito di Garfield, quello che lo ha convinto ad entrare nel cast del film.
Ospite del podcast Happy Sad Confused, l’attore ha parlato del giorno in cui gli è stato presentato il progetto
Sono andato nei loro uffici e praticamente mi hanno detto: “Beh, questo è quello che abbiamo intenzione di fare. Non abbiamo ancora una sceneggiatura ma non vogliamo che sia solo uno stunt o un cameo, tipo una toccata e fuga. Vogliamo che serva al viaggio di Tom come Peter e che serva ai vostri Peter. Pensiamo che ci sia qualcosa di realmente interessante in questi tre lupi solitari che pensano di essere i soli nell’universo, con la loro personale esperienza come Spider-Man, che si uniscono per collaborare.
Decisamente una bella premessa. Garfield ha poi letto le prime pagine della sceneggiatura, ha letto la descrizione di QUELLA scena e ha capito che non poteva assolutamente rinunciare a quell’opportuna, per lui ma soprattutto per il suo personaggio.
La prima cosa che mi hanno proposto è stato il salvataggio di Zendaya, il salvataggio di MJ. Quelle sono state le prime pagine che ho letto e ho detto una cosa tipo: “Non esistono motivi per non farlo!”. È così profondo. Come se un fratello maggiore fosse lì per salvare il suo fratellino dal suo stesso destino. Se quel portale non fosse stato aperto e il mio Spider-Man non fosse stato lì in quel momento, molto probabilmente avrebbe avuto lo stesso destino. All’improvviso mi trovo coinvolto in questo incredibile momento cosmico, dove riesco a guarire dal mio peggior trauma, salvando allo stesso tempo il mio fratellino che non dovrà provare questa dolorosa esperienza. All’improvviso ti ritrovi in questo territorio mitico e si tratta semplicemente di una cosa meravigliosa.
Il resto, come si dice in questi casi, è storia. Andrew Garfield ha reso giustizia al suo personaggio e nel Multiverso ora c’è uno Spider-Man forse non del tutto felice, ma sicuramente in pace con se stesso.
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Fonte: ComicBook