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No Time to Die: arrivano nuove conferme sul rinvio, resta solo da capire il mese

Pubblicato il 20 gennaio 2021 di Filippo Magnifico

Con l’arrivo del 2021 la pandemia di Covid-19 non è magicamente scomparsa. Lo sapevamo ma fa lo stesso male constatarlo.
Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che tutto si risolva e si torni alla normalità (o ad una nuova normalità).
Nel frattempo arrivano nuovi lockdown, nuove restrizioni in tutto il mondo, necessarie per contrastare l’avanzata del virus.
Le porte dei cinema continuano ad essere chiuse, in Italia, in America e in gran pare del mondo e questo, lo sappiamo, si concretizzerà in altri rinvii sulla data di uscita di molti blockbuster.

Per No Time to Die resta solo da capire quando

Da questo punto di vista No Time to Die è diventato un vero e proprio simbolo dello stato attuale del cinema. Il primo grande film vittima della pandemia.
Al momento l’uscita è fissata per il prossimo aprile ma più passa il tempo e più questa ipotesi sembra un’utopia, a tal punto che già si parla di un nuovo slittamento all’autunno del 2021.
A conferma di questo, un nuovo report dell’Hollywood Reporter, che parla chiaro: il rinvio al prossimo autunno è inevitabile, resta solo da capire se sarà ottobre, novembre o dicembre.
Una scelta che ovviamente non tocca solo la MGM, ma riguarda tutti a partire da oggi fino ai primi giorni di luglio, in cui dovrebbe uscire Top Gun: Maverick.
L’unica nota positiva, se così si può definire, è che per la nuova avventura cinematografica di 007 l’opzione di una distribuzione direttamente in streaming non sembra contemplata, a dispetto dei rumor che si erano diffusi lo scorso ottobre.

La scelta di Warner Bros.

Verso la fine del 2020, la Warner Bros. ha annunciato che tutti i film presenti nel listino del 2021 saranno distribuiti contemporaneamente nelle sale e su HBO Max.
Una decisione che, inutile dirlo, è stato accolto da un bel po’ di polemiche. In molti si sono chiesti perché, con la prospettiva di un vaccino, la major avesse avesse intrapreso una strada così estrema.
A conti fatti, quella della Warner Bros. potrebbe rivelarsi la scelta più lungimirante, in grado perlomeno di consentire ai suoi film di uscire e di non ricorrere ad ulteriori rinvii causati dalla pandemia e dalla conseguente chiusura dei cinema.
Non si tratta in ogni caso di una decisione presa a cuor leggero, perché comporta inevitabilmente perdite economiche.
Si stima che Wonder Woman 1984, il primo film ad arrivare contemporaneamente nei cinema (dove aperti, ovviamente) e su HBO Max, potrebbe perdere 100 milioni di dollari e non è ancora chiaro se gli abbonamenti alla piattaforma compenseranno la mancata vendita dei biglietti. E questo, ovviamente, riguarda anche gli altri titoli Warner che seguiranno la stessa strada.