Cinema curiosità

Via col vento: per Kareem Abdul-Jabbar il film non va cancellato

Pubblicato il 17 giugno 2020 di Marco Triolo

L’ex campione di basket Kareem Abdul-Jabbar ha voluto dire la sua sul “casoVia col vento. Lo ha fatto con un articolo su The Hollywood Reporter, dove collabora abitualmente come editorialista. Abdul-Jabbar è partito dalla lettera di John Ridley pubblicata dal Los Angeles Times, che ha fatto scattare il caso, per arrivare a conclusioni simili a quelle dello sceneggiatore, pur non condividendo al 100% le sue affermazioni. Abdul-Jabbar ha detto di provare “sentimenti contrastanti” sul pezzo di Ridley. Da un lato, Via col vento “celebra i confederati” e “romanticizza la schiavitù”. Dall’altro, però, “pochi film o serie TV del passato rispettano i giustamente rigorosi standard di oggi”:

La maggior parte degli adulti è stata tirata su da una dieta ben poco salutare di film e serie TV che erano fieramente razzisti, misogini, omofobi e xenofobi. Le donne erano ottusi oggetti sessuali e risultavano particolarmente carine quando tentavano di agire come uomini. I gay erano predatori oppure oggetto di ridicolo. I neri erano generalmente servili, tossicodipendenti o, forse peggio ancora, inesistenti. (Sapevate che per il 25% i cowboy erano neri? Non se avete guardato film e serie TV western.)

E prosegue:

Il brano dei Beatles Run for Your Life recita: “Se ti trovo con un altro uomo, sarà la fine per te, ragazzina”. A parte il fatto che parla di una donna definendola “ragazzina”, il punto è che minaccia di ucciderla se uscirà con qualcun altro.

Dovremmo forse bandire John Wayne o i Beatles? No, e nessuno sta chiedendo di farlo.

Che fare, dunque?

È a questo punto che Kareem Abdul-Jabbar arriva alla conclusione:

Ciò di cui abbiamo bisogno è un modo per presentare l’arte nel suo contesto storico, in modo che le opere possano essere comunque disponibili e apprezzate per il loro valore, anche se non ammirate per i difetti culturali. Il modo più semplice sarebbe includere spiegazioni introduttive, filmate o scritte, che spieghino che quell’opera contiene dannosi stereotipi razziali o di genere, che erano accettabili al tempo ma che adesso sappiamo essere nocivi […].

L’arte può alternativamente educarci sulle follie del passato o perpetrarle. I film e le serie TV che mettono in scena soggiogamento, umiliazione o marginalizzazione sono come i monumenti confederati: hanno un posto nella storia come manifestazioni e avvertimenti contro la nostra ignoranza. Nella vita contemporanea sono pesanti ancore che ci trascinano sul fondo mentre il resto del mondo nuota liberamente verso il futuro.

HBO Max ha rivelato che Via col vento verrà prossimamente ricaricato con un’introduzione della professoressa di cinema Jacqueline Stewart.