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Noah Hawley parla del suo film di Star Trek

Pubblicato il 10 gennaio 2020 di Marco Triolo

Sappiamo da un po’ che Noah Hawley, creatore di Fargo e Legion, è stato incaricato da Paramount di scrivere e dirigere il prossimo film di Star Trek. All’inizio davamo per scontato che si trattasse del quarto Star Trek dell’universo parallelo creato da J.J. Abrams, la Kelvin Timeline. Poi sono arrivate le parole di uno dei protagonisti della nuova serie cinematografica, Simon Pegg, a mettere in discussione questo assunto. Ora ci si mette anche Hawley in persona, intervistato da Deadline.

Hawley si metterà al lavoro sulla sceneggiatura dopo aver terminato i lavori sulla quarta stagione di Fargo, che debutterà su FX in aprile e della quale abbiamo appena visto il primo trailer. Ecco che cosa ha detto il regista/sceneggiatore a Deadline, rispondendo proprio alla domanda sul cast del film:

Ho la mia idea su Star Trek. Vorrei tornare a quello che amavo della serie Next Generation, proprio ora che molti franchise ci raccontano che la ragione è del più forte. Star Trek esamina l’umanità al suo meglio, la diversità e il problem solving creativo. Non c’è un momento migliore di quando William Shatner indossa gli occhiali da lettura e abbassa gli scudi di Khan. Non costa nulla. Ma battere il tuo nemico con l’intelletto è una sensazione di trionfo. Per me l’importante è ritrovare quegli elementi della serie. Non trovo necessariamente interessante l’azione fine a se stessa, a meno che non racconti una storia. Ma è ancora presto, sto contrattando con la Paramount e devo scrivere una sceneggiatura.

Si torna all’universo originale?

Hawley dunque non conferma né smentisce un legame con i film di Abrams. Ma a chi spera che il nuovo film si stacchi da questi e torni a essere ambientato nella timeline classica, risponde in maniera decisa: lo studio non ha chiesto che il suo film venga legato all’universo televisivo, con riferimento particolare a Star Trek: Discovery.

Non c’è un ordine della Paramount di connettere [il film alle serie]. In un certo senso, c’è un po’ un muro tra le versioni televisive e cinematografiche.

Ma aggiunge:

Ho la mia storia e voglio assicurarmi, come ho fatto per Fargo e Legion, di essere rispettoso del materiale originale. Di non cambiare involontariamente delle cose che la gente ama e di cui è appassionata. Perciò sarà importante fare ricerche durante la lavorazione.