Il Marvel Cinematic Universe si è arricchito in questi giorni di un nuovo affascinante personaggio: Mysterio, interpretato da Jake Gyllenhaal, ha fatto il suo esordio in Spider-Man: Far From Home, e secondo alcune teorie è probabile che lo rivedremo prima o poi in azione all’interno dell’Universo Unito.
Presentato dai trailer come un eroe, Mysterio è in realtà nei fumetti una delle molteplici nemesi di Spider-Man, che tramite inganni ed effetti speciali (più o meno tecnologici a seconda della “versione” del personaggio) si è guadagnato una discreta fama come supercriminale.
QUENTIN BECK
Quello trasposto sul grande schermo è solo uno dei personaggi che hanno vestito il costume di Mysterio nei fumetti: accanto a Quentin Beck negli anni si sono fatti strada (con minore fortuna) altri due criminali, Daniel Berkhart, compagno di cella di Beck durante uno dei suoi molteplici soggiorni dietro le sbarre, e Francis Klum, che appropriatosi “indebitamente” dell’identità di Mysterio provocò le ire dei due supercriminali che lo avevano preceduto.
Jake Gyllenhaal interpreta quindi Quentin Beck, nei fumetti classici un ex stuntman e maestro degli effetti speciali di Hollywood la cui “arte”, coadiuvata da alte conoscenze tecnologiche, ha raggiunto livelli quasi superumani. All’infuori delle proprie capacità e di una marcata predisposizione all’inganno, alla manipolazione e al travestimento, Mysterio non possiede poteri in senso stretto (alcuni autori ne evidenziano le capacità ipnotiche, ma più su base “terrena” che “superumana”); ciononostante, è riuscito in più di un’occasione a mettere in seria difficoltà nemici del calibro di Spider-Man, Daredevil o She-Hulk.
Nato dalla mente di Stan Lee in persona e dalle matite di Steve Dikto, esordisce nel numero 14 di The Amazing Spider-Man del Giugno 1964: si tratta quindi di uno dei primissimi avversari dell’Arrampicamuri. Una sua versione più moderna arriva nel 2005 sulle pagine di Ultimate Spider-Man 68, dove Brian Michael Bendis reinventa un Mysterio più tecnologico che in passato e più al passo coi tempi ma che non presenta il caratteristico elmetto sferico, diventato iconico (nonché puntuale calamita per le battute dell’eroe di turno).
Nella sua versione a fumetti più classica (quella risalente al 1964 ed attiva ancora oggi) Quentin Beck si appassiona fin da piccolissimo al mondo degli effetti speciali, per poi iniziare una fortunata carriera da stuntman e designer di effetti speciali, finita in tragedia a causa dell’infortunio di un suo assistito che lo fece bandire per sempre dal mondo di Hollywood.
Il primo scontro con Spider-Man avvenne indirettamente quando Peter sventò un piano del Riparatore, un genio criminale che si era alleato con Beck proprio in ragione della copertura che la sua professione poteva offrirgli: i propositi di vendetta dell’uomo verso il supereroe nacquero quindi ancor prima dell’identità criminale che sfruttò poi in seguito.
Mysterio arrivò infatti solo dopo il tramonto dei fasti hollywoodiani: una delle sue prime “operazioni” degne di nota lo vide impersonare Spider-Man per cercare di distruggere la sua già delicata immagine pubblica; in seguito tentò anche di provocare un esaurimento nervoso a Peter nel tentativo di scoprire la sua identità segreta. Tutti i suoi tentativi di danneggiare il Tessiragnatele negli anni sono stati a mandati a monte dall’eroe, provocando in Beck un senso di frustrazione sempre crescente.
Il villain fece parte anche del “celebre” gruppo criminale dei Sinistri Sei, insieme al Dottor Octopus, Kraven il Cacciatore, Electro, Sandman e l’Avvoltoio, sia nella prima che nella maggior parte delle successive incarnazioni del supergruppo di villain, tutti accomunati dall’odio per Spider-Man.
Quella che è forse la storia più celebre nella quale apparte in veste di antagonista lo vede fronteggiare Daredevil: resosi conto di avere un male incurabile, Quentin Beck decise di andarsene in gloria mettendo a segno una delle sue più clamorose illusioni. La vittima designata era il “solito” Spider-Man, che in quel periodo era però impersonato da Ben Reilly anziché da Peter Parker (ma questa è un’altra – interessante ma lunghissima – storia…): non riconoscendo la sua nemesi, decise di ripiegare su Matt Murdock, il suo nemico numero… Due.
Mysterio, sotto mentite spoglie fino alla fine, convinse Daredevil di avere a che fare con la nuova venuta di Cristo, spingendolo a fare scelte impensabili arrivando a manipolare anche i suoi amici, nemici e familiari (e portando alla morte Karen Page, storica ex fidanzata e segretaria di Matt) prima di essere smascherato e sconfitto.
Come molte delle nemesi di Spider-Man, Mysterio incarna una sorta di versione distorta di Peter Parker. Come lui, Quentin Beck è un uomo pieno di potenzialità, il cui “merito” non viene riconosciuto appieno da quasi nessuno; la sua frustrazione trova però sfogo nel continuo sfoggio delle sue attività criminali, mentre Spider-Man ha trovato la sua ragion d’essere nell’aiutare gli altri. La differenza fra i due non è solo quella ovvia che vige fra eroe e criminale, ma si fa più sottile nella diversa risposta che i due personaggi hanno avuto a fronte di esperienze simili, esperienze che rendono anche loro stessi fondamentalmente simili per alcuni determinanti aspetti.
Mysterio potrebbe essere quindi (magari in un’universo alternativo del multiverso…?) un Peter Parker cresciuto senza gli insegnamenti dello zio Ben – o senza il dramma fortemente formativo della sua morte – o anche semplicemente una versione di Peter delusa dalla vita al punto da oltrepassare il limite. Non è quindi del tutto fuori luogo la scelta di Sony e dei Marvel Studios di portare in scena un Mysterio eroico, proveniente appunto da una Terra alternativa: magari in quel particolare universo, Quentin Beck è riuscito a tenere a freno in qualche modo i suoi lati più oscuri.
Oppure, si tratta del solito Mysterio, che ha messo in scena qualcosa di talmente complesso da riuscire a farla in barba addirittura aNick Fury…
In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima.
Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.
Jake Gyllenhaal interpreta Mysterio. Nel cast anche J.B. Smoove, Numan Acar e Zack Barack. Ci sono inoltre Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Maria Hill (Cobie Smulders).
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Alla regia di Spider-Man: Far From Home c’è ancora Jon Watts. La sceneggiatura è invece curata da Chris McKenna ed Erik Sommers (noti soprattutto per Community, LEGO Batman: Il film, Spider-Man: Homecoming, Jumanji: Benvenuti nella giungla e Ant-Man and the Wasp). Le musiche sono di Michael Giacchino.
Nel cast ritroviamo Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Marisa Tomei (Zia May), Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned Leeds), Angourie Rice (Betty) e Tony Revolori (Flash Thompson).
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