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A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta in patria, i CHiPs hanno trasformato in epico-avventurosa la figura del poliziotto della stradale californiana. Con cinturoni, guanti, occhiali a goccia e divise da boyscout attillate. Questa è la storia degli agenti Francis Llwellyn Poncherello, detto Ponch, e Jonathan Andrew Baker, detto Jon, e di una serie di successo portata avanti nonostante i due protagonisti, in momenti diversi, volessero strozzarsi a vicenda.
Rick Rosner è un produttore sulla trentina che ha lasciato il college per lavorare nel mondo della TV, dopo esser rimasto folgorato sulla via di Damasco durante uno stage alla NBC. Ha lavorato allo storico show Candid Camera (che negli USA è andato in onda, con vari revival dal ’48 al 2014), ha scritto alcune cose per la televisione, come il TV movie su un colpo con fuga in elicottero Sky Heist, ed è diventato un dirigente di quella stessa NBC. Rosner è anche un riservista presso il Dipartimento dello sceriffo della Contea di Los Angeles e una sera si trova davanti due CHP, agenti di pattuglia della California Highway Patrol, con le loro moto. I due mettono in moto la sua fantasia e Rosner inizia a sviluppare una serie su questi motociclisti di pattuglia. Una vocale per rendere più eufonico l’acronimo, e nascono i CHiPs.
Protagonista dello show sarà proprio una coppia di poliziotti, ovviamente diversi e dai caratteri complementari. E anche se tutti di CHiPs ricordano sempre e comunque Poncherello, non è da lui che si parte. Immaginate anche solo per un attimo la frustrazione vissuta per anni dal povero Larry Dee Wilcox: è un trentenne di San Diego già apparso in varie serie, come Hawaii Five-O, M*A*S*H, Fantasy Island. Ha recitato accanto a Charlton Heston e James Coburn ne Gli ultimi giganti (The Last Hard Men) e ora ha finalmente l’occasione di essere l’attore principale in una nuova produzione. Come lo stesso Wilcox scrive sul suo blog, nel 2014, ai tempi era entusiasta di esser stato scelto per primo da Rick Rosner e di partecipare alla selezione dell’altro attore.
L’altro agente, quello di cui tutto il mondo avrà memoria, al posto suo.
Henry Enrique Estrada, detto Erik, viene da una famiglia portoricana di Manhattan, ha due anni in meno di Wilcox e ha fatto anche lui TV (Hawaii Five-O) e un po’ di cinema: è stato in Airport ’75 e nel bellico La battaglia di Midway. Sì, ha lavorato con Charlton Heston pure lui. C’è un piccolissimo problema, per una serie incentrata su tizi che se na vanno in moto su e giù per le highway californiane: Erik Estrada non ne ha mai guidata una e non ha la patente per farlo. Gli fanno così un corso accelerato di due mesi per imparare; quanto alla patente… beh, quella la prende solo molto tempo dopo.
Giusto per non lasciarsi scappare qualche stereotipo, Poncherello sarà il tizio passionale e sanguigno per via delle sue origini latine, mentre Jon Baker – chiamato così in omaggio a un nipote di Rosner, il Jonathan Baker che nel ’93 ha diretto un episodio de La Tata, il più clamoroso caso di ciociar-washing della storia della TV mondiale – l’agente più controllato e riflessivo. Baker è peraltro uno dei primi tra i poliziotti della TV che “hanno fatto il Vietnam”, tratto clonato all’infinito nelle serie poliziesche dell’etere USA negli anni a seguire. Wilcox, del resto, nel ‘Nam ci era stato davvero, e proprio durante il periodo dell’Offensiva del Tet. Tredici mesi, tra il ’67 e il ’68, chiusi da un congedo come sergente.
A completare la squadra, il burbero sergente Joseph “Joe” Getraer: Robert Pine, che la TV americana se l’è fatta un po’ tutta, negli ultimi sessant’anni, da Gunsmoke a Grey’s Anatomy, passando per Six Feet Under e Beverly Hills 90210. CHiPs va in onda per la prima volta sulla NBC il 15 settembre del ’77 e prosegue per sei stagioni e 139 episodi, fino al maggio dell’83. Da noi arriva sulle reti private nell’81.
Si presenta come un poliziesco a cuor leggero, CHiPs, dalla trama piena di siparietti comici, in cui i protagonisti non sfoderano mai le pistole per sparare a qualcuno. Gli ascolti decollano soprattutto nella seconda stagione, per toccare il picco nella terza: di pari passo, in pratica, alla tensione tra Wilcox ed Estrada. Si arriva a una tregua solo dopo l’incidente di Estrada. Il fatto di aver messo in sella a bestie da tre quintali un attore che non sa guidare una moto presenta un conto salatissimo: Estrada rimedia varie cadute, la più seria delle quali gli provoca diverse fratture alle costole e gli rompe entrambi i polsi.
Wilcox, tra i primi a soccorrere il collega, gli tiene la mano e gli ripete che gli vuole bene per tranquillizzarlo. Ma quando arriva in ospedale, non lo lasciano entrare. Quanto al fatto del ritrovarsi con la stella sexy dello show infortunata, ci pensa il vecchio pragmatismo di Hollywood: incidente e fratture vengono incorporati nelle trame degli episodi e si tira dritto. Funziona con le attrici in dolce attesa, ma pure con i macho tutti rotti, dice.
Il primo a sfilarsi dalla serie non è però Wilcox, stufo di esser considerato da tutti “il biondo” accanto a Poncherello. Quello avverrà solo dopo. Nell’81, all’inizio della quinta stagione, Estrada entra in sciopero: non gli sta bene il modo in cui la produzione intende ripartire i profitti della trasmissione in syndication delle repliche di CHiPs e molla lo show. Gli ascolti, già in discesa, vanno a picco. La mossa alla cugini Duke paga e dopo sette episodi l’attore viene accontentato per rimetterlo in sella ala sua Kawasaki (ciao, sogno americano: la stradale californiana usava davvero delle moto giapponesi ai tempi, come Ponch e Jon).
Wilcox va via poco dopo, stanco dei favoritismi nei confronti del figliol prodigo Estrada. Salta la sesta e ultima stagione, nella quale viene sostituito dall’agente Bobby Nelson (Tom Reilly). Dopo la cancellazione dello show, gli agenti Poncherello e Jon Baker vivono però due reunion. La prima nel ’93, in Palle in canna (National Lampoon’s Loaded Weapon 1), la parodia di Arma Letale. La seconda, sei anni più tardi, nel film per la TV CHiPs ’99. Poi ci sono vari cameo separati, qui e là: Wilcox vestito da Jon Baker in una puntata di 30 Rock, ad esempio (2009).
Il decennio in corso si apre con i due ex CHiPs ancora una volta divisi, questa volta però sul fronte della legalità. Guai legali per magheggi finanziari per Wilcox, nel 2010, mentre Estrada è diventato nel 2009 un vero poliziotto: un vice sceriffo della Virginia. Tu pensa l’effetto di esser arrestati davvero da Poncherello, trent’anni dopo.
Nel 2017, quando arriva in sala il film reboot dei CHiPs, con Michael Peña e Dax Shepard, Erik Estrada è presente in un cameo, come infermiere. Il povero Wilcox l’hanno lasciato un’altra volta a casa. L’attore la prende BENISSIMO, definisce la pellicola “uno Scemo & più scemo con le moto” e twitta che, in un colpo solo, la WB ha “distrutto il brand dei CHIPS e l’immagine della California Highway Patrol”.
Toccata pianissimo.
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