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Scopriamo come hanno ripreso le miniature delle navicelle in Interstellar

Pubblicato il 12 dicembre 2014 di Marlen Vazzoler

In passato Christopher Nolan si è rivolto al New Deal Studios per la creazione di alcune miniature da usare nei suoi film per realizzare delle inquadrature che potessero fornire delle sensazioni viscerali. La Batmobile e il camion de Il cavaliere oscuro, alcuni aerei per Il cavaliere oscuro – Il ritorno, la fortezza ospedale in Inception e naturalmente Interstellar. In questo caso sono state costruite molteplici versioni delle navicelle spaziali alternate con i prop a grandezza naturale realizzati dal production designer Nathan Crowley, ai modelli digitali della Double Negative, il tutto sotto la supervisione del supervisore degli effetti visivi Paul Franklin e di Andrew Lockley della Dneg.

La Endurance (qui sopra vediamo la versione danneggiata) è stata creata con delle miniature e gli effetti speciali. Il New Deal Studios ha gestito i primi e i mezzi piani. Il modello, costruito con un armatura d’acciaio, è in scala 1:15 ed è alto 14 piedi.
Per le riprese sulla Endurance sono stati inseriti dei supporti di controllo separati, per poi inserire il Lander e il Ranger. Per la scena in cui Cooper attracca con il Ranger è stato necessario togliere il piccola Ranger per riprendere le piastre sullo sfondo dell’Endurance. Dopo il loro attracco hanno potuto riattaccare la Ranger e utilizzare il set completo composto il Ranger, il Lander e dall’Endurance.

IL Ranger è stata costruita in scala 1:1 per le scene girate in Islanda e poi replicata in scala 1:15 e 1:5. Il prop del Ranger costruito in America è stato tagliato per poterla trasportare in Islanda su un aeroplano. Ma quando l’anno rimesso insieme erano rimaste delle giunzioni su alcune parti. A Nolan sono piaciute e la squadra ha dovuto fare delle foto per inserire queste giunzioni anche negli altri modelli.

Nolan voleva che le riprese dei modelli dessero la sensazione di qualcosa che fosse stato ripreso nella realtà. Quindi ha chiesto di girare contemporaneamente con un esposizione corretta: la luce di riempimento, la luce chiave e le luci interne e pratiche. In questo modo spiega Ian Hunter (supervisore degli effetti speciali) il risultato finale ricorda quello di un documentario.

Quando la Endurance è nello spazio, hanno rotato il modello per ottenere delle ombre in movimento grazie a una luce chiave, fissa. In alcuni casi le cineprese sono state messe direttamente sui modelli per ottenere un angolo migliore nelle riprese delle navicelle spaziali.

Per girare la scena in cui il dottor Mann cerca di attraccare la Ranger sull’Endurance, sono state create un Ranger scala 1:5 e una sezione della Endurance con la stessa scala. La nave è stata realizzata con resina e stagnola ed è stata attaccata a un telaio in movimento e appesa ad una gru edile, con un angolo inusuale. In questo modo sembrava che stesse volando fuori dalla cinepresa.

La parte pirotecnica ha rappresentato una sfida: creare realisticamente un esplosione nello spazio – le fiamme sono presenti fino a quando c’è ossigeno, poi spariscono, ma vediamo ancora volare i detriti. Così hanno creato una veloce esplosione all’interno della nave ma le fiamme si sono dissipate molto velocemente. Poi sono stati usati dei cannoni d’aria pieni di detriti che hanno continuato a lanciare detriti durante l’eplosione.

Una versione è stata girata con la gru da una distanza di sicurezza, per non danneggiare la cinepresa. Ma Nolan ha chiesto a Hunter di attaccare la cinepresa al modello per ricreare il look che aveva usato nelle riprese precedenti, mentre avviene l’esplosione. Così è stato creato il Pelicam: hanno tagliato un buco in una valigetta Pelican e hanno montato la cinepresa VistaVision al suo interno. L’hanno posizionata sul muso della Ranger e grazie a un cavo che finiva sopra la gru, la Pelican è riuscita a cavalcare la Ranger mentre esplodeva per diverse inquadrature.

Hunter pensa che:

“Se Nolan avesse potuto costruire una nave spaziale e girare nello spazio, probabilmente l’avrebbe preferito. Gli piace girare le cose il più realisticamente possibile, quindi nel caso delle miniature, è la soluzione successiva migliore. Abbiamo costruito un vero modello e vi abbiamo messo una luce vera, in un vero ambiente di ripresa e abbiamo girato quello che stavamo davvero vedendo”.

Interstellar è nelle sale dal 6 novembre 2014 (qui la programmazione). Per altre informazioni e curiosità, ecco anche la Pagina Facebook italiana. E inoltre:

• QUI la nostra recensione
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• QUI il nostro resoconto della conferenza stampa di Londra
• QUI le nostre foto sul red-carpet della première di Londra
• QUI il nostro incontro col protagonista Matthew McConaughey
QUI i 10 film che hanno influenzato Interstellar
QUI il nostro commento dopo la proiezione in 70 m

Fonte fxguide