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GODZILLATHON: Parte 12– ‘Godzilla 2000’ e ‘Godzilla vs. Megaguirus’

Pubblicato il 29 aprile 2014 di Redazione

Nuovo appuntamento con il nostro GODZILLATHON, la maratona che vi accompagnerà sino all’uscita del nuovo film di Godzilla diretto da Gareth Edwards. Scopriamo insieme tutti e 28 le pellicole con protagonista il Kaiju più famoso della storia del cinema!

QUI la Parte 1 – ‘Godzilla’ e ‘Il ritorno di Godzilla’
QUI la Parte 2 – ‘King Kong vs Godzilla’ e ‘Mothra vs Godzilla’
QUI la Parte 3 – ‘King Ghidorah The Three Headed Monster’ e ‘Invasion of Astro-Monster’
QUI la Parte 4 – ‘Ebirah, Horror of the Deep ‘ e ‘Son of Godzilla’
QUI la Parte 5 – ‘Destroy All Monsters’ e ‘All Monsters Attack`
QUI la Parte 6: ‘Godzilla vs. Hedora’ e ‘Godzilla vs. Gigan’ e ‘Godzilla vs. Megalon’ (Ai confini della realtà, 1973)
QUI la Parte 7 – ‘Godzilla vs. Megalon’ e ‘Godzilla vs. Mechagodzilla’
QUI la Parte 8 – ‘Terror of Mechagodzilla‘
QUI la Parte 9 – ‘The Ruturn of Godzilla’ e ‘Godzilla vs Biollante’
QUI la Parte 10 – ‘Godzilla vs. King Ghidorah’ e ‘Godzilla vs Mothra’
QUI la Parte 11 – ‘Godzilla vs. Mechagodzilla’ , ‘Godzilla vs Spacegodzilla’ e ‘Godzilla vs Destoroyah’

Godzilla 2000 Millennium (1999)

Shinoda Yuji, il fondatore del GNP, un gruppo che studia gli spostamenti di Godzilla e cerca di prevederne i movimenti, e la sua piccola figlia sono sulle tracce del lucertolone. Nello stesso tempo in cui Godzilla viene avvistato sulla costa giapponese, l’intelligence nipponica ritrova un UFO inabissato nel mare vecchio di milioni di anni, quando viene riportato a galla, questo esce dal mare ed incomincia a volare. Atterrato su un grattacielo di Tokyo si viene a sapere che lo scopo di questa forma di vita aliena è la conquista ed il dominio del pianeta terra, ma per il suo piano ha bisogno del DNA di Godzilla.

Il film si apre quasi sulla falsa riga di Jurassic Park, macchina con i protagonisti all’interno di una macchina e l’incontro con Godzilla, il kaiju che per questa nuova serie ha subito un ulteriore trasformazione estetica, come era inevitabile, più mostro rispetto ai precedenti, con denti più aguzzi ed un’espressione più cattiva. Narrativamente come succedeva per l’inizio della Heisei Series, il film nega tutti i sequel legandosi direttamente all’originale del 1954. Il cast è di tutto rispetto con un Abe Hiroshi (Thermae Romae) ancora giovane e fra i protagonisti del film, ma la prestazione e la gestione del materiale attoriale in toto lascia a desiderare, certi passaggi sono frettolosi e un po’ raffazzonati, tutto il lavoro del resto dà l’impressione di una pellicola “cheap”, ma non perchè gli effetti speciali non siano all’altezza, ma per come è gestito ed organizzato il tutto. Anche molti degli episodi della Showa Series avevano quell’atmosfera di film di serie B ma riuscivano ad impressionare ed interessare perchè non si prendevano totalmente sul serio, specialmente nei combattimenti, ma allo stesso tempo c’erano idee ed una scrittura che riusciva a reggere il tutto.

Godzilla vs. Megaguirus (Godzilla contro Megaguirus, 2000)

Una nuova arma satellitare apre un varco temporale nel presente attraverso cui, dal passato, arriva una libellula preistorica. Dopo aver lasciato un uovo l’insetto ritorna attraverso il varco nel tempo da cui era improvvisamente arrivata. Ritrovato da un ragazzo l’uovo viene portato a Tokyo, si tratta in realtà di un agglomerato di centinaia di uova da cui successivamente nascono delle libellule giganti chiamate Meganula. Godzilla nel frattempo è sempre in cerca di energia nucleare di cui cibarsi per sopravvivere ma a sua volta i terribili insetti cercano il lucertolone per cibarsi del suo sangue e poter così evolvere.

Realizzata solo un anno dopo il primo episodio della Millennium Series e diretta da Tezuka Masaaki, la pellicola continua in linea con lo stile del film precedente, molta azione ed effetti speciali che, seppur a metà strada fra il riuscito e l’artigianale, riescono a suo modo ad intrattenere. Ancora una volta però la recitazione ed il livello di scrittura non sono all’altezza, mancano forse le idee, ciò che sosteneva anche le opere meno brillanti dal punto di vista visivo. Degno di nota resta invece il lavoro fatto sul design di Godzilla e sugli altri mostri, più contiguo a certe creature horror degli stessi anni che non all’universo dei kaiju classici a cui ci avevano abituati i lavori precedenti, un segno dei tempi ma anche un’interessante evoluzione.