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GODZILLATHON: Parte 7– ‘Godzilla vs. Megalon’ e ‘Godzilla vs. Mechagodzilla’

Pubblicato il 11 aprile 2014 di Redazione

Nuovo appuntamento con il nostro GODZILLATHON, la maratona che vi accompagnerà sino all’uscita del nuovo film di Godzilla diretto da Gareth Edwards. Scopriamo insieme tutti e 28 le pellicole con protagonista il Kaiju più famoso della storia del cinema!

QUI la Parte 1 – ‘Godzilla’ e ‘Il ritorno di Godzilla’
QUI la Parte 2 – ‘King Kong vs Godzilla’ e ‘Mothra vs Godzilla’
QUI la Parte 3 – ‘King Ghidorah The Three Headed Monster’ e ‘Invasion of Astro-Monster’
QUI la Parte 4 – ‘Ebirah, Horror of the Deep ‘ e ‘Son of Godzilla’
QUI la Parte 5 – ‘Destroy All Monsters’ e ‘All Monsters Attack`
QUI la Parte 6: ‘Godzilla vs. Hedora’ e ‘Godzilla vs. Gigan’

Godzilla vs. Megalon (Ai confini della realtà, 1973)

I seatopia sono una civiltà sottomarina che per secoli si sono nascosti dal genere umano, un giorno però stanchi del continuo inquinamento delle acque, decidono di vendicarsi sugli umani. Rapiscono uno scienziato e gli fanno costruire un robot capace di aumentare le proprie dimensioni, Jet Jaguar, che assieme al loro mostro Megalon mandano a distruggere le città terrestri. Non hanno fatto i conti però con Godzilla e con l’inventore Goro, suo nipote Rokuro ed il loro amico Hiroshi che insieme riescono a trasformare Jet Jaguar in un prezioso alleato.

Il protagonista assoluto del film è e doveva essere Jet Jaguar, il lungometraggio infatti era stato pensato come un lavoro a sè stante non legato alla serie di Godzilla, un’opera che potesse sfruttare la popolarità dell’epoca degli eroi tokusatsu come Ultraman ad esempio. La produzione però non si fidò e decise di farlo rientrare nel filone Godzilla con l’aggiunta necessaria di un altro kaiju, Gigan, che già era apparso nel film precedente e che molta popolarità aveva riscosso tra gli appassionati. Per queste ragioni il vero protagonista della pellicola è il robot umanoide, la cui forma, movenze e perfino il cui modo di volare sono direttamente presi in prestito dal sunnominato Ultraman. Godzilla entra in scena solo dopo 50 minuti dall’inizio del film, quando Jet Jager lo va a chiamare dall’isola in cui abita per combattere contro Megalon e Gigan. Si tratta quindi di una episodio molto particolare e ibrido perchè in tutto e per tutto potrebbe essere etichettato e considerato come parte della serie dei lungometraggi su Ultraman, Godzilla è solo una comparsa in fin dei conti.

Godzilla vs. Mechagodzilla (Godzilla contro i robot, 1974)

Okinawa, una sacerdotessa ha delle visioni terrificanti in cui un gigante si sveglia e porta morte e distruzione, allo stesso tempo un nuovo materiale forse di provenienza aliena viene ritrovato in una grotta. La profezia sembra avverarsi quando dal monte Fuji emerge Godzilla che contrariamente a quanto successo negli ultimi anni si rivela ostile all’umanità, affrontato da Anguirus e da un altro Godzilla, il kaiju però si rivela per quello che è, Mechagodzilla, un robot dalle fattezze del grande lucertolone costruito da una razza aliena per distruggere la terra.

Si tratta dell’ultimo film diretto da Fukuda Jun che riesce a risollevare la saga dal punto di vista economico ancora una volta, la trovata del mostro meccanico dà i suoi frutti ed è in linea con i tempi dove oramai a dominare l’immaginario di giovani e ragazzi sono i robot, due anni anni prima esce infatti Mazinga Z e nello stesso 1974 Il Grande Mazinga. Il film gioca molto anche sull’esotismo di Okinawa, ritornata a far parte dello stato giapponese solo due anni prima, nel 1972, e dal suo mostro King Caesar, derivato da Shisa, una delle divinità autoctone dell’arcipelago di Ryukyu di cui Okinawa fa parte. Zoommate in avanti, split screen e musica jazz fanno di questo film un’opera pienamente anni settanta, così come i combattimenti a mani nude fra i vari personaggi, lotte quasi degne del miglior film di kung fu e che occupano la maggiorparte del film. Le scene con i kaiju non sono molto presenti come in altri film della serie, forse ad indicare come per il ventesimo anniversario la Toho volesse realizzare qualcosa di più spettacolare e rivolto anche agli adulti. Da notare poi come gli alieni, i cattivi di turno, siano rappresentati come degli scimmioni venuti dallo spazio, un chiaro e voluto omaggio immaginiamo, a Il Pianeta delle Scimmie del 1968.