SerieTV The Doc(Manhattan) is in
Con il suo settimo episodio, The Last of Us ci mostra il passato di Ellie, portandoci in un giorno fondamentale della sua vita. Perché proprio ora? Ci arriviamo subito. Ricapitolando, abbiamo già pubblicato la recensione senza spoiler di tutta la prima stagione di The Last of Us, e con la serie di recap a cadenza settimanale stiamo esaminando, episodio dopo episodio, quali sono le differenze rispetto al gioco e che impatto hanno sulla serie con Pedro Pascal e Bella Ramsey. Qui il recap dell’episodio 1, qui quello del 2, qui quello del 3, qui quello del 4, qui quello del 5, qui quello del 6. Ovviamente, d’ora in avanti, SPOILER sull’episodio 7.
…
Left Behind, il titolo originale della puntata 7 di The Last of Us, è preso in prestito dal primo DLC (espansione) del primo gioco della serie. Il Left Behind videoludico mostrava quel giorno speso da Ellie insieme a Riley, la loro gita al centro commerciale, il loro bacio, e infine il tragico epilogo per Riley e la scoperta della propria immunità al fungo per Ellie.
Perché raccontare il tutto proprio ora, lasciando in sospeso la sorte di Joel? Perché è così che questo flashback veniva inserito dal DLC nella trama principale: mentre cerca di soccorrere un Joel ridotto male dopo lo scontro con i banditi all’università, Ellie ricorda Riley e le sue ultime parole, quella cosa sul passare insieme il tempo che resta, si tratti di ore o settimane.
Se non avete giocato Left Behind, quasi tutto quello che avete visto nell’episodio è come si svolge nel gioco. Dal risveglio agitato di Ellie (anche nel gioco con coltellino e maglietta a righe) a quanto viene dopo. La parte nuova è quella subito prima dell’incontro tra le due ragazze: la scena in palestra e il colloquio con il superiore della FEDRA, aggiunti nello show. Per il resto, anche se presentate in ordine differente e intervallate dalle fasi action in cui stendere infetti, le “meraviglie” organizzate da Riley (Storm Reid) per Ellie ci sono infatti anche nel gioco. Via di comparativa:
la giostra dei cavalli (e il libro di barzellette),
le maschere di Halloween (identiche),
la macchinetta delle fototessere con la mascotte (nel gioco, a scelta, coniglietto o ranocchia) e le pose buffe delle due,
la sala giochi, che ha lo stesso nome e la stessa insegna, ma che nel gioco non presentava per ovvie ragioni tutti quei cabinati di vecchie glorie arcade reali, ma una serie di cassoni con nomi di fantasia. Tra l’altro nel gioco non solo non c’è Mortal Kombat II, ma Ellie e Riley non possono sfidarsi a niente perché non ci sono cabinati ancora funzionanti. Ellie perciò, su suggerimento di Riley, “gioca” a un picchiaduro immaginario nella sua mente.
E poi c’è il bacio. C’è Riley che decide di restare e non andare con le Lucciole. Ci sono quei maledetti morsi. Le due ragazze decidono di aspettare che l’infezione faccia il suo corso: come nell’episodio, anche nel gioco non viene mostrato cosa succede dopo. La trasformazione e la morte di Riley, così come la scoperta di Ellie sulla propria immunità, non sono esplicite. Non serve del resto mostrarle, e interrompere la poesia di quell’ultimo momento insieme.
Ah, per la cronaca: poesia che in una fetta del mondo si sono persi, perché la piattaforma di streaming che ha l’esclusiva di The Last of Us per il Medio Oriente e il Nord Africa, OSN+, ha censurato a quanto pare il bacio. Ieri sono apparsi su Twitter diversi commenti al riguardo, che sottolineavano anche come il terzo episodio, quello con Bill e Frank, non è finito sotto le forbici (probabilmente perché gli toccava eliminarne metà, o per l’età diversa dei protagonisti), questa scena sì.
In fondo vai ad eliminare solo il momento più bello e toccante di tutto l’episodio, e un ricordo fondamentale per la co-protagonista dello show. Che sarà mai, no?