SerieTV The Doc(Manhattan) is in
Siamo arrivati al sesto episodio di The Last of Us: si intravede la fine, laggiù in fondo. Ricapitolando, abbiamo già pubblicato la recensione senza spoiler di tutta la prima stagione di The Last of Us, e con la serie di recap a cadenza settimanale stiamo esaminando, episodio dopo episodio, quali sono le differenze rispetto al gioco e che impatto hanno sulla serie con Pedro Pascal e Bella Ramsey. Qui il recap dell’episodio 1, qui quello del 2, qui quello del 3, qui quello del 4, qui quello del 5. Ovviamente, d’ora in avanti, SPOILER sull’episodio 6.
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Dopo la stilettata al cuore della storia di Sam e Henry, Joel ed Ellie si sono rimessi in viaggio. Tre mesi dopo, li ritroviamo in uno scenario innevato, a far visita a una coppia di anziani che vivono placidamente in quella landa desolata. I loro nomi non vengono mai pronunciati, ma HBO li ha battezzati ufficialmente Florence e Marlon. Si tratta di Elaine Miles (Un medico fra gli orsi) e Graham Greene (Balla coi lupi, Il miglio verde).
Le scene successive ci mostrano un Joel decisamente più vulnerabile rispetto alla sua controparte videoludica: non solo lo vediamo in seguito mangiato dal rimorso “per quello che ha fatto” in passato, ma anche piegato in due da degli attacchi di panico. La lunga gita nei boschi coperti di neve porta i due finalmente a Jackson, in Wyoming, dove Tommy vive con la moglie Maria (Rutina Wesley). Nel gioco, Joel ed Ellie arrivano alle porte di Jackson – insediamento che ricava la corrente da una centrale idroelettrica pure lì, ma è molto meno popolato e civilizzato rispetto a quello visto in questo episodio – senza passare per la “prova del cane.”
Il cane, a ogni modo, lo incontriamo poco dopo anche nel videogame, e ha pure un nome: Buckley. Tommy spiega che come cane da guardia non è granché, ma è un compagnone. E si vede, eh. Pur con qualche differenza (come l’imprevista gita a cavallo per cercare Ellie), le cose vanno anche nell’avventura di Naughty Dog come le avete viste in TV: c’è il commovente abbraccio dei due fratelli Miller,
Joel rivela a Tommy la verità sulla ragazza, quest’ultima e Joel hanno un duro confronto quando lei gli ricorda che non è Sarah, e lui le risponde che non è suo padre. Anche quello che Ellie dice a proposito della vita che facevano prima i ragazzi della sua età, mentre sfoglia quel diario (foto all’inizio), è uguale. Le fasi action sono state soppiantate però con un background più corposo per i personaggi.
Sappiamo così che anche Maria ha perso un figlio e che lavoro faceva prima di ritrovarsi in quella cittadina fortificata in Wyoming. Nel gioco non viene mostrato il momento in cui la donna racconta ad Ellie della figlia di Joel, qui sì. Ah, nel caso ve lo stiate chiedendo, il film proiettato per la comunità è Goodbye amore mio! (The Goodbye Girl), pellicola del ’77 diretta da Herbert Ross. Spero per loro che abbiano anche qualche pizza di Indiana Jones, Una pallottola spuntata e Star Wars.
A Jackson torniamo alla fine, per un paio di dettagli di cui sta parlando da ieri tutta Internet: portate un attimo di pazienza. Ricordato che il personaggio di Tommy (Gabriel Luna) nel gioco è doppiato e interpretato in motion capture da Jeffrey Pierce (che nello show di HBO era il Perry dei due episodi precedenti), arriviamo con Joel ed Ellie all’Università dell’Eastern Colorado…
(sì, anche lo scambio di battute sull’ariete, la mascotte del campus, viene dal gioco). L’ateneo è purtroppo deserto: le Lucciole sono andate via, trasferendo baracca, provette e burattini a Salt Lake City, nello Utah.
Nei laboratori abbandonati spadroneggiano quindi le scimmie, e Joel – tanto nel gioco quanto nell’episodio – tira un sospiro di sollievo quando scopre che a fare baccano non sono dei clicker. Ma poi arrivano i banditi, e prima di riuscire a scappare, Joel lotta con uno di questi.
Nel gioco si impala su un tondino di ferro dopo esser precipitato da un parapetto, mentre nello show si ritrova con il manico della mazza da baseball dell’assalitore piantato più o meno alla stessa altezza, nel ventre. Poco cambia:
il risultato è infatti, in entrambi i casi, un esangue Joel che stramazza al suolo, cadendo da cavallo, mentre Ellie cerca invano di rianimarlo… E qui, chi il gioco non l’ha giocato, si starà divorando le unghie in attesa del prossimo episodio.
Ma, prima di salutarci, dicevamo di quei due dettagli di cui tanto si sta parlando in Rete. Il primo è una svista rubricabile, per restare in casa HBO, nella categoria “bicchierone di Starbucks in Game of Thrones“:
Quando Joel ed Ellie attraversano il ponte di ferro, all’incirca al minuto 13 dell’episodio, vediamo l’intera scena inquadrata dall’alto… e sulla sinistra si distinguono all’inizio della strada alcuni uomini della troupe.
L’altro dettaglio è questa ragazza inquadrata per un attimo: è la giovane a cui Ellie rivolge un affettuoso C*zzovuoichiticonosce mentre lei e Joel sono a tavola con Tommy e sua moglie. Chi è? Il nome del personaggio, interpretato da Paolina van Kleef, non è stato specificato da HBO, ma i fan del gioco hanno pensato immediatamente a Dina, figura importantissima del secondo gioco, The Last of Us Parte II. Facile torneremo quindi a parlarne nella prossima stagione.
Prima di salutarci, un’ultima cosa. La stanza in cui Ellie legge il diario è un’altra fotografia di questo mondo fermo al 2003, l’anno in cui il fungo ha mandato al diavolo il pianeta. E infatti vediamo un poster dei Radiohead (Creep) e il monitor colorato di un iMac di fine anni 90. Ma il posterino accanto a Joel l’avete notato? No? Dategli un’occhiata: