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Caso Joss Whedon: anche Marti Noxon e Amber Benson si scagliano contro l’autore

Pubblicato il 14 febbraio 2021 di Marco Triolo

Proseguono le accuse contro Joss Whedon, autore di Buffy – L’ammazzavampiri che, di recente, è finito sotto il fuoco incrociato di molti suoi vecchi collaboratori. Tutto è nato da un post di Charisma Carpenter (Cordelia in Buffy) a sostegno di Ray Fisher, che ha a lungo accusato Whedon di comportamenti inappropriati sul set di Justice League. Sarah Michelle Gellar (Buffy) e Michelle Trachtenberg (che interpretava la sorella di Buffy, Dawn) sono poi intervenute a loro volta, e infine anche Eliza Dushku (Faith) ha detto la sua.

Ora al coro si aggiungono Marti Noxon, showrunner delle ultime due stagioni della serie, Amber Benson, che interpretava Tara Maclay nella serie, e lo sceneggiatore Jose Molina, che ha collaborato a Firefly.

Marti Noxon ha twittato quanto segue:

Voglio convalidare quello che le donne di Buffy stanno dicendo e aiutarle a raccontare la loro storia. Meritano di essere ascoltate.

Amber Benson

Sempre su Twitter, Amber Benson ha scritto:

Quello di Buffy era un ambiente di lavoro tossico, e tutto inizia ai piani alti. [Charisma Carpenter] dice la verità e la sostengo al 100%. Molti danni sno stati fatti in quegli anni e molti di noi stanno ancora elaborando le conseguenze oltre vent’anni dopo.

Benson chiude il tweet con l’hashtag “#IStandWithCharismaCarpenter”.

Jose Molina

Esterno al mondo di Buffy è invece lo sceneggiatore e produttore Jose Molina, che con Joss Whedon collaborò nella serie Firefly, scrivendone due episodi. Molina ha fatto riferimento a un’espressione di Charisma Carpenter, “casually cruel”, traducibile come “crudele con noncuranza”:

“Crudele con noncuranza” è un modo perfetto per descrivere Joss. Pensava che essere meschino fosse divertente. Far piangere sceneggiatrici durante un riunione creativa era particolarmente esilarante. Gli piaceva davvero vantarsi della volta che aveva fatto piangere una sceneggiatrice due volte in una sola riunione.

Fonte: Deadline