Ogni tanto emerge qualche aggiornamento su Indiana Jones 5, un progetto che sta avanzando lentamente e si sta dimostrando molto più travagliato del previsto. Alla sceneggiatura si sono avvicendati David Koepp, Jonathan Kasdan, Dan Fogelman e infine ancora Koepp. Steven Spielberg ha deciso a un certo punto di lasciare la regia e James Mangold (Logan – The Wolverine, Le Mans ’66). Di conseguenza, Koepp ha scelto di mollare nuovamente il progetto per “permettere a Jim di farlo a modo proprio, e avere un suo sceneggiatore o se stesso per il copione”.
Ora, parlando con Den of Geek, lo storico produttore della saga Frank Marshall ha confermato che Mangold sta attualmente riscrivendo la sceneggiatura di suo pugno. E inoltre che nessun altro sarà Indiana Jones all’infuori di Harrison Ford. Ecco che cosa ha detto:
Stiamo lavorando alla sceneggiatura. Ci sarà un solo Indiana Jones e quello è Harrison Ford. Quello che mi aspetto da Jim è una grande storia. Nei suoi film, come in Le Mans ’66, si vede che le sue priorità sono i personaggi e raccontare una bella storia. Per questo non vedo l’ora di vedere con cosa se ne verrà fuori. Non ho ancora visto [la sceneggiatura], perciò non so cosa dirvi.
Sono passati dodici anni ormai da Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ovvero quello che pensavamo sarebbe stato l’ultimo film della saga. Ma evidentemente l’accoglienza tiepida (nonostante l’ottimo successo al botteghino) ha lasciato l’amaro in bocca a Spielberg, Marshall e Lucasfilm. Per questo, ormai da molti anni si parla di un quinto film per chiudere davvero la serie con il botto. Harrison Ford non ha mai nascosto di essere impaziente di tornare a indossare il borsalino per l’ultima volta. Ma le riprese e l’uscita del film sono state rinviate diverse volte e, alla fine, Spielberg ha deciso che non se la sentiva più di farlo. Attualmente l’uscita è fissata per il 29 luglio 2022, ma con una pandemia di mezzo è difficile dire se verrà rispettata.
Indiana Jones 5 sarà il primo film della saga a non essere diretto da Spielberg. Per alcuni questo è già un buon motivo per lasciar perdere, ma le parti coinvolte sembrano convinte di potercela fare. Staremo a vedere.