Going Electric, il biopic di Bob Dylan diretto da James Mangold e interpretato da Timothée Chalamet è stato messo in pausa per un tempo indefinito. Lo ha riferito a Collider il direttore della fotografia Phedon Papamichael, intervistato per il suo contributo su Il processo ai Chicago 7. Papamichael, direttore della fotografia di Le Mans ’66 e Walk the Line, non solo ha rivelato che tornerà a collaborare con Mangold a Indiana Jones 5, ma ha aggiunto che, per quanto non “morto”, il progetto su Bob Dylan è praticamente impossibile da girare nell’era del Covid-19. Il motivo è semplice: “È tutto ambientato in piccoli locali con un sacco di comparse in costumi d’epoca”.
Papamichael non ha detto se si stia parlando di cancellare Going Electric del tutto. Di certo, però, è chiaro che non si tratta del progetto giusto in questo momento. Potrebbe anche darsi che Mangold decida di girare prima Indiana Jones 5. Che, comunque, non è che di per sé sia un progetto privo di contatti fisici – senza scazzottate che Indy sarebbe? – ma per lo meno potrebbe essere più gestibile.
Il biopic racconterà la storia del cantautore soffermandosi su un periodo fondamentale della sua vita: il passaggio dalla musica folk al rock di The Freewheelin’ Bob Dylan e The Times They Are a-Changin’. Un passaggio iniziato ufficialmente al Newport Folk Festival del 1965, quando l’artista di Duluth decise di attaccare una chitarra elettrica sul palco, causando un vero e proprio scandalo tra i suoi fan (da qui il titolo “Going Electric”).
Jeff Rosen, storico manager di Bob Dylan, produrrà insieme a Mangold. Dylan stesso sarà tra i produttori esecutivi. Incrociamo le dita sulle sorti del progetto.