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MANK – Prime immagini per il film Netflix di David Fincher

Pubblicato il 05 settembre 2020 di Lorenzo Pedrazzi

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Oggi cade il 79° anniversario dall’uscita di Quarto potere (ovvero Citizen Kane) nelle sale americane, e Netflix coglie l’occasione per svelare le prime immagini di Mank, l’attesissimo nuovo film di David Fincher. Il brillante regista non dirigeva un lungometraggio dai tempi di Gone Girl, uscito nel 2014.

Si tratta di un biopic incentrato sullo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, interpretato da Gary Oldman. Non racconterà tutta la sua vita, ma si focalizzerà sul periodo in cui Mankiewicz scrisse Quarto potere, scontrandosi con Orson Welles per la paternità del copione.

La sceneggiatura di Mank è stata scritta da Jack Fincher, padre di David, prima della sua morte nel 2003. Potrete vedere le immagini qui di seguito, ma prima vi ricordo che il film uscirà su Netflix in autunno.

Le foto

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La sinossi ufficiale

La Hollywood degli anni ’30 viene raccontata attraverso gli occhi del pungente critico sociale e sceneggiatore alcolizzato Herman J. Mankiewicz mentre si affretta per finire la sceneggiatura di “Quarto Potere” per Orson Welles.

Il cast

GARY OLDMAN nel ruolo di HERMAN J. MANKIEWICZ
AMANDA SEYFRIED nel ruolo di MARION DAVIES
LILY COLLINS nel ruolo di RITA ALEXANDER
ARLISS HOWARD nel ruolo di LOUIS B. MAYER
TOM PELPHREY nel ruolo di JOE MANKIEWICZ
SAM TROUGHTON nel ruolo di JOHN HOUSEMAN
FERDINAND KINGSLEY come IRVING THALBERG
TUPPENCE MIDDLETON come SARA MANKIEWICZ
TOM BURKE come ORSON WELLES
JOSEPH CROSS come CHARLES LEDERER
JAMIE McSHANE nel ruolo di SHELLY METCALF
TOBY LEONARD MOORE come DAVID O. SELZNICK
MONIKA GOSSMANN nel ruolo di FRAULEIN FREDA
e CHARLES DANCE come WILLIAM RANDOLPH HEARST

Mankiewicz, Welles e Quarto potere

Mankiewicz fu il primo sceneggiatore incaricato da Welles per scrivere il film, e alcuni storici – come Pauline Kael – sostengono che fu sua l’idea di raccontare una storia ispirata a William Randolph Hearst, editore e imprenditore americano su cui è basata la figura di Charles Foster Kane, il protagonista di Quarto potere. Altri, fra cui Robert L. Carringer, supportano invece la versione di Welles, da lui spiegata a Peter Bogdanovich nelle loro celebri conversazioni:

L’idea originaria del film e la sua struttura base furono il risultato di una nostra collaborazione diretta; dopo ci separammo e nacquero due sceneggiature: una scritta a Victorville dal signor Mankiewicz e l’altra a Beverly Hills da me […] La versione finale della sceneggiatura […] è frutto di entrambe.

Pare che Welles volesse attribuirsene la paternità assoluta, nonostante lui l’abbia negato. In ogni caso, alla fine accettò di porre anche la firma di Mankiewitz nei crediti ufficiali del film, collocandone il nome sopra il suo. Paradossalmente, Quarto potere vinse il suo unico Oscar proprio per la sceneggiatura, condivisa quindi da Welles e Mankiewicz.

La versione di David Fincher

Sarà interessante scoprire l’approccio di David Fincher a questa querelle. Il fatto che Mankiewicz sia il protagonista del film induce a credere che Mank adotterà il suo punto di vista, magari traendo ispirazione dal saggio Raising Kane di Kael, dove lo sceneggiatore è ritratto come “un perdente dal cuore buono, indisciplinato e sempre invischiato in qualche problema, ma dotato di un acume che si trasforma nella sua salvezza” (per citare lo stesso Carringer in Come Welles ha realizzato Quarto potere).