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Empire ha pubblicato due nuove immagini di Mank, l’attesissimo film di David Fincher dedicato allo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz e alla scrittura di Quarto potere (ovvero Citizen Kane).
Il protagonista è interpretato da Gary Oldman che racconta alla rivista le sue preoccupazioni iniziali rispetto a questo ruolo: Fincher, infatti, ha voluto “Gary al naturale”, senza alcun intervento di make-up per farlo assomigliare a Mankiewicz.
Ho pensato, “Oh, ca**o!”. Non ricordo nemmeno l’ultima volta che l’ho fatto [si riferisce alla circostanza di interpretare un personaggio senza trucco, ndr]. Ho sempre avuto qualcosa! Ho pensato, “Non so. Non assomiglio per niente a Mank. C’è una somiglianza [di Tom Burke] con Welles, e Amanda Seyfried sembra un po’ Marion Davies, mentre Charles Dance ha questo make up pallido che lo fa somigliare a [William Randolph] Hearst”. Ma io non avevo niente a cui ancorarmi. Poi, quando abbiamo cominciato, ho pensato “Sì, Dave aveva ragione”. Nessun trucco. Niente. Solo: eccomi qui. Ho abbracciato la parte.
La sceneggiatura di Mank è stata scritta da Jack Fincher, padre di David, prima della sua morte nel 2003. L’uscita è prevista su Netflix in autunno.
La prima foto ritrae Gary Oldman con Fincher, mentre nella seconda lo ritroviamo in compagnia di Tom Pelphrey (Joseph, fratello minore di Herman) e un giovane assistente in uno studio della MGM.
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La Hollywood degli anni ’30 viene raccontata attraverso gli occhi del pungente critico sociale e sceneggiatore alcolizzato Herman J. Mankiewicz mentre si affretta per finire la sceneggiatura di “Quarto Potere” per Orson Welles.
GARY OLDMAN nel ruolo di HERMAN J. MANKIEWICZ
AMANDA SEYFRIED nel ruolo di MARION DAVIES
LILY COLLINS nel ruolo di RITA ALEXANDER
ARLISS HOWARD nel ruolo di LOUIS B. MAYER
TOM PELPHREY nel ruolo di JOE MANKIEWICZ
SAM TROUGHTON nel ruolo di JOHN HOUSEMAN
FERDINAND KINGSLEY come IRVING THALBERG
TUPPENCE MIDDLETON come SARA MANKIEWICZ
TOM BURKE come ORSON WELLES
JOSEPH CROSS come CHARLES LEDERER
JAMIE McSHANE nel ruolo di SHELLY METCALF
TOBY LEONARD MOORE come DAVID O. SELZNICK
MONIKA GOSSMANN nel ruolo di FRAULEIN FREDA
e CHARLES DANCE come WILLIAM RANDOLPH HEARST
Mankiewicz fu il primo sceneggiatore incaricato da Welles per scrivere il film, e alcuni storici – come Pauline Kael – sostengono che fu sua l’idea di raccontare una storia ispirata a William Randolph Hearst, editore e imprenditore americano su cui è basata la figura di Charles Foster Kane, il protagonista di Quarto potere. Altri, fra cui Robert L. Carringer, supportano invece la versione di Welles, da lui spiegata a Peter Bogdanovich nelle loro celebri conversazioni:
L’idea originaria del film e la sua struttura base furono il risultato di una nostra collaborazione diretta; dopo ci separammo e nacquero due sceneggiature: una scritta a Victorville dal signor Mankiewicz e l’altra a Beverly Hills da me […] La versione finale della sceneggiatura […] è frutto di entrambe.
Pare che Welles volesse attribuirsene la paternità assoluta, nonostante lui l’abbia negato. In ogni caso, alla fine accettò di porre anche la firma di Mankiewitz nei crediti ufficiali del film, collocandone il nome sopra il suo. Paradossalmente, Quarto potere vinse il suo unico Oscar proprio per la sceneggiatura, condivisa quindi da Welles e Mankiewicz.
Sarà interessante scoprire l’approccio di David Fincher a questa querelle. Il fatto che Mankiewicz sia il protagonista del film induce a credere che Mank adotterà il suo punto di vista, magari traendo ispirazione dal saggio Raising Kane di Kael, dove lo sceneggiatore è ritratto come “un perdente dal cuore buono, indisciplinato e sempre invischiato in qualche problema, ma dotato di un acume che si trasforma nella sua salvezza” (per citare lo stesso Carringer in Come Welles ha realizzato Quarto potere).