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Comic-Con: Robert Rodriguez, Colin Trevorrow e Joseph Kosinski sul mestiere del regista

Pubblicato il 24 luglio 2020 di Marco Triolo

Steven Weintraub di Collider ha moderato un panel piuttosto interessante, una lunga conversazione tra registi. Robert Rodriguez, Colin Trevorrow e Joseph Kosinski hanno parlato in dettaglio del lavoro del regista, raccontando i lati a volte anche sorprendenti del loro mestiere. Prima il panel, e poi qualche highlight.

I punti salienti

– Colin Trevorrow, che si è da poco rimesso al lavoro su Jurassic World: Dominion, ha spiegato come i classici anni ’70 e ’80 siano, per molti autori della sua generazione, considerati alla stregua di “testi sacri”, e dunque i loro sequel sono una sorta di “nuovo testamento”. E lavorare a un nuovo testamento può essere “complicato”: “L’unico modo per approcciare una cosa del genere è rispettarla, rispettare il fatto che qualcosa di 30, 40 anni fa possa essere tanto personale per qualcuno quanto un credo o una religione”. “Se lo approcci in questo modo, ti devi fidare del tuo istinto e […] seguirlo. Ma è un gioco pericoloso”.

– Il pericolo, per il regista di Top Gun: Maverick Joseph Kosinski, è sempre quello del fan service. “L’idea del fan service è seducente e subdola. Perché significa vincere facile. Ma alla fin fine devi decidere se è utile a quello che stai raccontando, e lasciare che a guidarti sia la storia”.

– Kosinski ha rivelato che Top Gun: Maverick è praticamente finito, dato che doveva uscire il 26 giugno. “Abbiamo fatto un film old school usando tecnologia all’avanguardia”.

– Colin Trevorrow: “Poche ore fa, poco prima di registrare questo panel, è stata data la notizia che saremmo tornati a girare Jurassic World: Dominion. Abbiamo dovuto fermarci come il resto del mondo. Se avete visto l’ultimo film, saprete che non siamo più su un’isola con poca gente. È una storia su scala globale, epica, con i personaggi del Jurassic Park originale in ruoli importanti e ovviamente Bryce e Chris”. Il regista ammette anche che la pausa forzata gli ha permesso di osservare il progetto sotto una luce nuova. Inoltre, Dominion conterrà molti più effetti pratici rispetto ai primi due film.

– Robert Rodriguez ha parlato un po’ del film che sta girando per Netflix, We Can Be Heroes, una storia di ragazzini che hanno ereditato i superpoteri dai loro genitori supereroi. Nel film ci saranno anche Sharkboy e Lavagirl, e avranno una figlia che ha ereditato i loro poteri. Rodriguez lo ha definito il film più difficile a cui ha mai lavorato: “Ogni regista sa che le scene più difficili sono quelle in cui hai undici persone a cena. Beh, in tutto il film abbiamo undici ragazzini supereroi in ogni scena”. Il film è girato e ora Rodriguez si sta occupando della colonna sonora. Nel cast c’è anche Pedro Pascal “in un ruolo alla Antonio Banderas”.

– Infine, i registi hanno parlato dei progetti che non hanno mai potuto realizzare nonostante ci tenessero molto. Kosinski ha raccontato di aver quasi diretto Le Mans ’66. All’epoca si intitolava Go Like Hell e nei ruoli di Matt Damon e Christian Bale avrebbero dovuto esserci Tom Cruise e Brad Pitt. Kosinski ha rivelato, cosa che non si sapeva, di essere arrivato a leggere con loro il copione, prima che tutto crollasse.

– Trevorrow invece ha parlato della volta in cui gli toccò lasciare Star Wars. “Ho avuto molta fortuna con i film che ho diretto: il percorso che io volevo seguire e quello che tutte le persone coinvolte volevano seguire era lo stesso”. Eppure: “Quando scegli di fare il regista devi accettare che ci saranno delusioni strazianti e vittorie, sperando che alla fine si bilanceranno”. Infine, il regista ha mostrato un TIE Marauder, un’astronave disegnata da lui e da suo figlio per Duel of the Fates, l’Episodio IX mai realizzato. “I ragazzi lo hanno dipinto per me a Natale. Ho solamente questo modello 3D. Questo è l’unico esemplare al mondo”.