Cinema Ultime News

Cannes 2020: Thierry Frémaux non esclude un’alleanza con Venezia

Pubblicato il 16 aprile 2020 di Marco Triolo

Nei giorni scorsi si è parlato molto del destino del Festival di Cannes 2020, dopo che l’organizzazione ha ufficialmente rinunciato alle date di fine giugno / primi di luglio preventivate inizialmente. Il colpo di grazia è arrivato con la cancellazione delle sezioni parallele, Settimana della Critica, Quinzaine des Réalisateurs e ACID. D’altro canto Macron ha vietato di organizzare eventi fino a metà luglio. Se il Marché du Film si svolgerà in versione virtuale, dunque, sembra sempre più improbabile che Cannes 2020 possa risorgere.

Thierry Frémaux, delegato generale del festival, ha parlato delle attuali difficoltà in un’intervista pubblicata da Variety. In cui ha suggerito che potremmo vedere una collaborazione tra Cannes e Venezia.

Riguardo la possibilità che il festival torni in una versione virtuale (ipotesi da lui già scartata a priori) o ridotta, Frémaux ha dichiarato:

Come ho detto, non ci sarà un festival virtuale perché non avrebbe senso considerando la natura del Festival di Cannes. E non ci sarà nemmeno un festival più corto o uno con meno sezioni. Se il Festival di Cannes dovesse svolgersi, si svolgerà in pieno possesso della sua immagine e delle sue risorse. Se dovesse svolgersi, significherebbe che la vita ha vinto.

Non sarà in estate, questo è certo. Sin da lunedì sera abbiamo riconosciuto l’impossibilità di organizzare Cannes a luglio. Oggi è impossibile fare proiezioni a breve termine: i festival autunnali potrebbero venire tutti cancellati, o potremmo iniziare a vedere la luce con l’arrivo dell’estate, il che ci darebbe la possibilità di vedere i prossimi mesi da una prospettiva nuova.

Cannes + Venezia?

Frémaux ha chiarito che “Il Festival di Cannes vuole essere presente in autunno” per contribuire a risanare la situazione dell’industria cinematografica. E non esclude una collaborazione con la Mostra di Venezia per trovare strade nuove:

Come ogni anno, parlo molto con Alberto Barbera, anche lui preoccupato, ovviamente. Sin dall’inizio della crisi, abbiamo parlato della possibilità di fare qualcosa insieme se Cannes sarà cancellato. Stiamo continuando a discuterne. Altri festival ci hanno invitati: Locarno, San Sebastian, Deauville. Sono gesti che ci commuovono molto. E a Lione, al Lumière Festival, abbiamo intenzione di presentare alcune anteprime mondiali come parte del programma.

Il Lumière Festival si svolge in ottobre, Venezia a fine agosto / inizio settembre. Sono date più distanti ma non per questo sicure. E poi c’è la questione della riapertura delle sale:

Tutto dipenderà dalla riapertura dei cinema, che è una questione cruciale. L’impegno di Cannes verso le sale cinematografiche resta immutato. Dobbiamo aiutarle; ci vorrà tempo. Oggi sono al punto più basso, dovremo sostenerle. Le piattaforme prosperano, ma sono certo che, quando la vita ricomincerà, i cinema, i film avranno un ruolo chiave da giocare con il pubblico.