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La moglie di Frankenstein: Amy Pascal resuscita il progetto Universal?

Pubblicato il 12 febbraio 2020 di Marco Triolo

Il remake de La moglie di Frankenstein, progetto che Universal aveva messo in cantiere quando stava tentando di lanciare il Dark Universe dei suoi mostri, potrebbe riemergere con la produttrice Amy Pascal alla guida. Pascal è passata da Sony a Universal Pictures con la sua compagnia, Pascal Pictures, l’anno scorso. E ora sembra interessata a riportare in vita il progetto, che avrebbe dovuto essere diretto da Bill Condon e interpretato da Angelina Jolie e Javier Bardem.

Variety riporta inoltre che nell’ultimo anno Universal ha lavorato anche con John Krasinski, regista di A Quiet Place, per trovare una nuova chiave di lettura. Non è chiaro se Krasinski e Pascal abbiano lavorato insieme, ma non sembra questo il caso. Anche perché Amy Pascal avrebbe invece chiesto allo sceneggiatore David Koepp (Spider-Man, Jurassic Park) di lavorare allo script. E, stando ad alcune fonti di Variety, avrebbe proposto a Sam Raimi la regia. Il coinvolgimento di Raimi è improbabile, dato che il regista è in trattative con i Marvel Studios per la regia di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Koepp era stato già coinvolto alla versione di Bill Condon, e aveva proposto un remake revisionista. La protagonista, creata in laboratorio come compagna per il mostro, si sarebbe ribellata per vivere la sua vita in maniera indipendente. Una visione femminista non tanto distante da quella adottata per il remake de L’uomo invisibile, che arriverà il 5 marzo.

Dark Universe addio

Il progetto è stato accantonato nel 2017, quando il fallimento de La Mummia con Tom Cruise ha mandato all’aria i piani per il Dark Universe. Nell’idea di Universal, avrebbe dovuto seguire l’esempio del Marvel Cinematic Universe ed essere, dunque, un universo narrativo basato sui classici mostri dello studio. Tra i vari progetti avrebbe dovuto esserci un Uomo invisibile interpretato da Johnny Depp. Quel film è stato poi scartato e, al suo posto, Universal ha messo in cantiere la già citata versione con Elisabeth Moss prodotta a basso budget dalla Blumhouse.

Il nuovo diktat dello studio è questo: adattare le proprietà al nuovo millennio, magari con dei budget più abbordabili. Enter Amy Pascal. Come spiega una fonte di Variety:

Amy ha espresso interesse a essere coinvolta in La moglie di Frankenstein. Come nel caso di molti altri filmmaker, lo studio l’ha incitata a esplorare nuove strade per il personaggio Universal e tornare con un’idea nuova e inventiva. Nulla si è ancora concretizzato in via ufficiale.

Ci sarà Angelina Jolie?

Non sappiamo neppure se Angelina Jolie sia ancora coinvolta. Gira voce che la star sia pronta a tornare con il giusto team creativo, ma è difficile che sia disposta a lavorare con Amy Pascal. Questo perché, all’epoca dell’attacco hacker a Sony Pictures, il suo nome era stato al centro di un accesso scambio di mail tra Pascal e il produttore Scott Rudin, che l’aveva apostrofata con epiteti non proprio lusinghieri. In passato è stato fatto il nome di Gal Gadot per il ruolo interpretato da Elsa Lanchester nel classico di James Whale. Ma, anche in questo caso, non c’è nulla di sicuro.