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Joker: tutto quello che dovete sapere sulla “canzone delle scale”

Pubblicato il 07 ottobre 2019 di Filippo Magnifico

ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Tra i molti punti di forza di Joker, il cinecomic sul clown del crimine diretto da Todd Phillips, c’è ovviamente la colonna sonora.

Da un lato abbiamo le musiche originali del compositrice islandese Hildur Guðnadóttir, che grazie al suo lavoro ha ottenuto un più che meritato Soundtrack Stars Award 2019. Melodie particolarmente intense, in grado di rendere alla perfezione la sofferenza, la follia e la discesa nel baratro del protagonista interpretato dal bravissimo Joaquin Phoenix.

Dall’altro ci sono una serie di canzoni particolarmente famose, scelte con un gusto innegabile per esprimere l’essenza di ogni momento. Abbiamo “White Room” dei Cream a scandire la rivolta che esplode per le strade di Gotham City nel finale, ad esempio.
Ma c’è soprattutto una canzone che è rimasta particolarmente impressa nel pubblico, legata ad uno dei momenti più iconici della pellicola, presente già nei vari trailer e immortalato anche sul poster ufficiale. Stiamo parlando di “Rock and Roll Part 2” di Gary Glitter.

Rock and Roll Part 2 di Gary Glitter, la “canzone delle scale”

Se avete visto il film, sapete molto bene ci cosa stiamo parlando. Quelle scale intervengono molto spesso durante la narrazione, ma nell’ultimo atto assumono un aspetto differente. Arthur Fleck, il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix, ha ormai superato il punto di non ritorno. La sua trasformazione in Joker è definita e lo vediamo scendere quei gradini e dimenarsi al ritmo di un rock che si rivela profondamente catartico. Un momento indubbiamente magnetico, e questo grazie ad una canzone che nasconde un lato oscuro…

La storia di Rock and Roll Part 2

Composta nel 1972 dal cantante glam rock inglese Gary Glitter, “Rock and Roll Part 2” è conosciuta anche come “The Hey Song”, questo perché l’unica parte vocale di un brano quasi interamente strumentale è, appunto, “Hey”.
Si tratta della hit più famosa di questo cantante, usata molto spesso all’interno di eventi sportivi per “risvegliare il pubblico”.
Non è la prima volta che la canzone viene utilizzata all’interno di un film. In passato le sue note hanno scandito le scene di pellicole come Giovani, carini e disoccupati e Full Monty.

Ma, come abbiamo già detto, questo brano – più in generale la storia di Gary Glitter – nasconde un lato oscuro.
Il musicista è stato arrestato nel 1997 e 1999 per possesso di pornografia infantile. Nel 2006 è stato ritenuto colpevole da un tribunale vietnamita per aver commesso atti osceni con minori.
Nel 2012 è stato nuovamente arrestato nell’ambito dell’Operazione Yewtree, che ha coinvolto anche l’ormai defunto presentatore televisivo Jimmy Savile.
Gary Glitter si trova attualmente in carcere e, incredibilmente, riesce ancora a guadagnare con i diritti delle sue canzoni.

UPDATE DEL 17/10/2019: è stato confermato che l’artista NON riceverà soldi, un portavoce della Universal ha dichiarato al Los Angeles Times che “i diritti dei brani di Gary Glitter sono detenuti da U.M.P.G. e da altri, U.M.P.G non pagherà le royalties o altri riconoscimenti economici”.

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Zazie Beetz

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