Anche voi, molto probabilmente, avete premuto il tasto “pausa” verso la fine di El Camino, il film sequel di Breaking Bad da poco sbarcato su Netflix. Lo avete fatto per leggere meglio il nome sulla lettera che vuole spedire Jesse Pinkman, il protagonista interpretato da Aaron Paul, prima di iniziare ufficialmente la sua nuova vita in Alaska. Quella lettera è indirizzata a Brock Cantillo.
Il piccolo Brock è il figlio di Andrea Cantillo, la compagna di Jesse uccisa nel finale dell’ultima stagione diBreaking Bad.
Jesse era molto legato ai due, li aveva aiutati a trasferirsi in un posto migliore e attraverso Saul Goodman era riuscito ad inviare loro dei soldi.
Una volta rinchiuso, Jesse non aveva provato a fuggire proprio perché i suoi rapitori avevano minacciato di uccidere Andrea e Brock.
Il giovane ovviamente si sente responsabile per la morte di Andrea, proprio per questo, alla fine, decide di inviare una lettera a Brock.
Non conosceremo mai le sue parole, e forse è meglio così. A proposito di questo momento, Aaron Paul ha dichiarato (via TVGuide):
È la prima cosa che Vince [Gilligan] ha scritto quando ha iniziato a preparare la sceneggiatura. Ha scritto quella lettera, poi ha scritto la sceneggiatura. Nella versione originale il film si concludeva con una voce fuori campo che leggeva il contenuto della lettera, ma purtroppo quella scena è stata tagliata. […] Si tratta di una lettera bella e onesta, più di quanto si possa immaginare. [Jesse] ci ha davvero messo tutto il suo cuore per chiedere scusa.
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Sceneggiatura e regia del film sono curate da Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad. Le riprese si sono svolte in gran segreto a partire dal novembre del 2018, ma Gilligan covava l’idea fin dai tempi in cui stava girando il finale della serie.