SerieTV News

The OA cancellata per davvero, Brit Marling ringrazia i fan

Pubblicato il 26 agosto 2019 di Marco Triolo

No, The OA non tornerà. Brit Marling mette la parola fine (o quasi…) alle speranze dei fan della serie. Le teorie di complotto che si erano fatte largo sulla rete, secondo cui la cancellazione da parte di Netflix sarebbe stata solo una mossa di marketing, sono state sconfessate dalla creatrice e protagonista della serie. Marling ha scritto una lettera, pubblicata sul suo account Instagram, in cui ringrazia i fan “per le espressioni di supporto a The OA“.

Visualizza questo post su Instagram

?

Un post condiviso da Brit Marling (@britmarling) in data:

La traduzione della lettera

“Siamo onorati, a essere onesti sbalorditi, dalle espressioni di supporto a The OA. Abbiamo visto opere d’arte di elogio provenienti da Giappone, Francia, Brasile. Abbiamo letto thread commoventi e saggi. E abbiamo guardato dozzine e dozzine di video di persone da tutto il mondo che hanno eseguito i movimenti con quello che può essere solamente definito un feeling perfetto”, si legge nella lettera. “Le vostre parole e immagini ci hanno commosso profondamente. Non perché la serie debba continuare, ma perché per alcune persone la sua cancellazione inaspettata solleva più ampie questioni sul ruolo della narrazione e il suo destino all’interno della spinta del tardo capitalismo verso la consolidazione e le economie di scala”.

“Il lavoro che avete realizzato e condiviso è stato anche confortante in questi nostri tempi sempre più complessi e spesso cupi. Più leggo le notizie mondiali, più mi sento spaventosamente sicura che siamo sull’orlo del collasso morale ed ecologico”, prosegue Brit Marling. “A volte mi sento paralizzata dalle forze contro cui ci battiamo – avidità, paura, vanità. E non posso fare a meno di sperare che qualcuno ci salvi da noi stessi – un politico, un fuorilegge, un barone della tecnologia, un angelo. Qualcuno che ci possa prendere la mano, come si prende la mano di un infante che ha perso la strada, e guidare dolcemente lontano dal precipizio lunatico a cui la ‘logica’ del profitto libera dalla bussola dei sentimenti ci ha condotti”.