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Spider-Man: Far From Home uscirà domani nelle sale italiane, e le sue scene “bonus” – durante e dopo i titoli di coda – ci offrono alcuni indizi sul futuro del Marvel Cinematic Universe: per il momento, concentriamoci sulla prima e proviamo a immaginare le sue potenziali conseguenze…
Anzitutto, è necessario riassumere cosa succede. Al termine del film, Peter Parker ritorna a New York con il morale alle stelle: non solo è riuscito a sconfiggere Mysterio, ma lui e MJ si sono finalmente messi insieme. Dopo averle fatto provare l’ebbrezza di un volo tra i grattacieli di Manhattan, Spidey viene sorpreso da un video di… J. Jonah Jameson, nientemeno! Il giornalista è interpretato ancora da J.K. Simmons, come nei film di Sam Raimi. Ebbene, questa versione di Jameson non è il direttore di un quotidiano, poiché i tempi cambiano e i personaggi si adeguano: JJJ è infatti il conduttore di un notiziario radicale – il Daily Bugle – che potrebbe tranquillamente essere trasmesso su Youtube o altre piattaforme. Urlando alla telecamera, JJJ mostra un video in cui Mysterio – grazie all’abile montaggio dei suoi scagnozzi – appare come il “buono” della situazione, mentre Spider-Man sembra il criminale che ha ordinato l’attacco dei droni di Stark. Inoltre, nei suoi ultimi istanti, Mysterio rivela al mondo l’identità segreta dell’Arrampicamuri: Peter Parker. Il film si chiude con Spidey che, incredulo, si porta le mani alla testa.
La verità è la fuori, insomma. Il mondo sa che Peter è l’Uomo Ragno, e apparentemente non si può tornare indietro. Ma cosa potrebbe comportare per il futuro del Tessiragnatele?
Nei fumetti, esiste un’unica occasione in cui l’identità di Spider-Man è stata resa pubblica: durante la Guerra Civile dei supereroi, Iron Man ha spinto Peter a togliersi la maschera davanti alla stampa per dichiarare la sua fedeltà all’Atto di Registrazione dei Superumani, che obbligava i supereroi a regolamentare la loro attività in accordo con il governo. Peter si è poi pentito di questa decisione, sia per le azioni discutibili di Tony sia perché i suoi nemici hanno cominciato a prenderlo di mira, coinvolgendo anche la sua famiglia. J. Jonah Jameson, sentendosi tradito, gli ha persino fatto causa.
Nel sequel di Spider-Man: Far From Home assisteremo quindi alle pesanti conseguenze di questa rivelazione sulla vita dell’Arrampicamuri, con la differenza però che stavolta non è stata una sua scelta. Al contrario degli altri Avengers, infatti, Peter ha sempre cercato di tutelare la sua identità segreta, anche perché non ha i miliardi di Tony Stark o la fama leggendaria di Steve Rogers a proteggerlo: è “solo” un ragazzino del Queens, con pochi soldi e poca esperienza. La sovraesposizione mediatica sarà una novità per lui, e probabilmente lo farà sentire braccato. Anche il suo rapporto con la scuola potrebbe cambiare. I professori e gli studenti lo guarderanno in modo diverso, soprattutto Flash Thompson, che magari comincerà a trattarlo con più rispetto.
Le conseguenze più gravi, però, riguardano i pericoli a cui saranno esposte le persone che ama. Uno dei topoi “classici” dell’Uomo Ragno è proprio questo: gli effetti della vita segreta di Peter sui suoi cari, che spesso ne pagano il prezzo (Zio Ben, il Capitano Stacy e Gwen Stacy, ma persino Zia May c’è andata vicina). Il nuovo film potrebbe spingere su tale aspetto, anche perché – se avete visto la scena mid-credit di Homecoming – dovreste ricordare che Mac Gargan ha giurato vendetta contro Spider-Man, e vuole dargli la caccia. Scommettiamo che si trasformerà in Scorpione, e che magari tornerà anche l’Avvoltoio? Pare che Spidey uscirà finalmente dall’ombra degli Avengers nella sua terza avventura solitaria, quindi potrebbe esserci maggior spazio per la sua “mitologia”, con diversi antagonisti sulle sue tracce. Sarà interessante vedere come reagiranno Happy e gli stessi Vendicatori.
C’è però un’altra conseguenza potenziale, ancora più interessante nella tradizione dell’Arrampicamuri. Chi ha letto i fumetti, sa bene che l’Uomo Ragno ha sempre intrattenuto un rapporto conflittuale con l’opinione pubblica, e in particolare con la popolazione di New York: alcuni lo riconoscono come un eroe, ma altri lo considerano una minaccia e un criminale, a causa della campagna stampa che JJJ gli scatena contro. Questa relazione ambivalente con la città si è vista poco nei film precedenti (giusto un accenno nel primo Spider-Man di Sam Raimi), mentre in almeno due occasioni – Spider-Man 3 e The Amazing Spider-Man 2 – l’Arrampicamuri ci è stato presentato come un beniamino di New York, amato e celebrato per le sue imprese. Un idillio che, nei fumetti, non è praticamente mai esistito.
Nel terzo film potremmo quindi vedere Spider-Man circondato da un alone di diffidenza, ulteriormente alimentato dalle sparate di JJJ. Ovviamente Happy e gli Avengers potrebbero aiutarlo a confutare le accuse (anche perché, ora che la sua identità è pubblica, la polizia potrebbe arrestarlo), ma il tarlo del dubbio resterà nella mente dei cittadini. Come capita ad alcune minoranze etniche, Spidey potrebbe diventare il capro espiatorio dell’opinione pubblica, e su di lui potrebbe concentrarsi l’isteria collettiva di chi detesta i superumani, ma anche gli sforzi di chi cerca il consenso attraverso la paura.
A livello generale, questa conflittualità potrebbe iniettare una maggior dose di dramma nelle vicende di Peter, magari avvicinandolo un po’ alla figura tormentata che ha sempre avuto nei fumetti. Insomma, il regista Jon Watts e gli sceneggiatori avranno parecchio materiale su cui lavorare.
In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima.
Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.
Jake Gyllenhaal interpreta Mysterio. Nel cast anche J.B. Smoove, Numan Acar e Zack Barack. Ci sono inoltre Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Maria Hill (Cobie Smulders).
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Alla regia di Spider-Man: Far From Home c’è ancora Jon Watts. La sceneggiatura è invece curata da Chris McKenna ed Erik Sommers (noti soprattutto per Community, LEGO Batman: Il film, Spider-Man: Homecoming, Jumanji: Benvenuti nella giungla e Ant-Man and the Wasp). Le musiche sono di Michael Giacchino.
Nel cast ritroviamo Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Marisa Tomei (Zia May), Zendaya (MJ), Jacob Batalon (Ned Leeds), Angourie Rice (Betty) e Tony Revolori (Flash Thompson).
Fonte: Sony Pictures
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