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Chi è Marcello Fonte? Conosciamo il protagonista di Dogman

Pubblicato il 21 maggio 2018 di Filippo Magnifico

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Da piccolo, quando ero a casa mia, pioveva sopra le lamiere. Chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi. Invece adesso li apro, e quegli applausi siete voi e c’è un calore che è come una famiglia.

Piccolo, esile, coperto da uno smoking che sembrava più grande di lui. Sabato scorso Marcello Fonte è salito sul palco della 71esima edizione del Festival di Cannes e ha ritirato il Premio per la Migliore Interpretazione Maschile. Quasi incredulo ma in fonda consapevole che con Dogman, il nuovo film di Matteo Garrone, ci ha regalato un personaggio particolarmente intenso, destinato a lasciare un solco indelebile nel panorama cinematografico italiano. Non un “miracolo“, come si dice da più parti, ma l’apice (momentaneo, perché sicuramente arriveranno altre soddisfazioni) di una carriera iniziata nel 1999.

Musicista, performer e scultore. Marcello Fonte nasce a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) nel 1978. Verso la fine degli anni ’90 l’arrivo a Roma e, soprattutto, l’incontro con il teatro, avvenuto quasi per caso, grazie al fratello scenografo che lo coinvolge in uno spettacolo teatrale. È amore a prima vista, che prosegue con tenacia tra palcoscenico, cinema e televisione. Piccole parti, piccoli passi, che però comprendono collaborazioni con grandi nomi come Ettore Scola (Concorrenza sleale), Martin Scorsese (Gangs of New York) e Alice Rohrwacher (Corpo celeste), anche lei presente quest’anno al Festival di Cannes con Lazzaro Felice.
Film dopo film, fino a Dogman. Matteo Garrone ha scommesso tutto su di lui, affidandogli il ruolo da protagonista in un progetto inseguito per più di dieci anni. Come ha dichiarato lo stesso regista:

Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente.

E ora? La carriera di Marcello Fonte non inizia e certamente non finisce qui. Moltissime altre soddisfazioni lo attendono. Intanto può godersi il più che meritato successo e quel premio che gli è stato consegnato dalla giurata Khadjia Nin e da Roberto Benigni (per una strana coincidenza, il primo nome preso in considerazione da Matteo Garrone per il suo Dogman), l’affetto di chi lo ha appena conosciuto e di chi, invece, lo conosce e lo ammira da tempo. Come gli amici del Nuovo Cinema Palazzo di Roma, che ha festeggiato il suo ‘Marcellino’ con uno striscione:

Marcellino palma d’oro!!!
Marcello

Pubblicato da Nuovo Cinema Palazzo su sabato 19 maggio 2018

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