Cinema

Innumerevoli Ombre: ScreenWEEK intervista Diego Pagotto

Pubblicato il 16 marzo 2015 di Filippo Magnifico

Diego Pagotto è tra i protagonisti del quarto episodio di Innumerevoli Ombre, la webserie scritta e prodotta da Antonio Micciulli (Tempo di Reazione) che si è conclusa la scorsa settimana, riscuotendo un grande successo sia di critica che di pubblico.

ScreenWEEK.it ha avuto il piacere di intervistare quest’attore, attivo nel mondo della settima arte da ormai più di 10 anni (il suo esordio risale al 2001, con Un mondo d’amore di Aurelio Grimaldi) e comparso in pellicole come Fuga dal Call Center e L’uomo che verrà.

Innumerevoli Ombre ha avuto moltissime visualizzazioni, la serie è cresciuta puntata dopo puntata. Secondo te quali sono i motivi di questo successo?

Innanzitutto la qualità che traspare dagli episodi, intendo la qualità tecnica e artistica.
Sceneggiatura, regia, fotografia, recitazione, musiche sono stati tenuti in forte considerazione, grazie alla presenza di professionisti del settore.
Credo che un altro punto forte di questa serie sia l’ambientazione rurale dell’800, qualcosa di nuovo e innovativo per le web series, in più l’uso del dialetto delle varie regioni oltre all’originalità garantisce continuità al progetto e lo trovo molto interessante.

Come sei stato coinvolto in questo progetto?

Ricordo che sono stato contattato da Antonio Micciulli che mi ha parlato di questo progetto.
Di Antonio avevo visto il film “Tempo di Reazione”, mi era piaciuto, lo trovo un ottimo lavoro e per questo mi sono interessato al progetto.
Quando ho letto la sceneggiatura ho capito che era interessante e poteva essere sviluppato in modo da realizzare un’opera apprezzabile.

La tua interpretazione è particolarmente intensa, questo ruolo ha richiesto molta preparazione?

Ti ringrazio, mi fa piacere che hai avuto l’impressione di una interpretazione intensa, questo era l’obiettivo che mi ero posto, che fosse reale e intensa.
Tutti i ruoli necessitano di una preparazione, non solo nella memorizzazione delle battute che è la cosa più semplice, ma nella strutturazione della vita personaggio.
Il mio personaggio è quello di un uomo di origini contadine che nella notte più importante della sua vita, sta per diventare padre, ha cominciato ad annegare l’ansia dell’attesa con i fumi dell’alcool.
La sua ansia diventerà disperazione con l’evolvere della vicenda nella sua tragicità. E’ veramente un bel ruolo, ricco di emozioni. Questo è ciò su cui ho lavorato prima delle riprese, quando vado sul set lascio il lavoro fatto in precedenza e mi faccio trasportare dal momento.

Che atmosfera si respirava sul set? C’è qualcosa in particolare che ricordi con più piacere?

Sul set c’era un’atmosfera di grande amicizia, mi sono trovato davvero bene e sono giorni che ricordo con piacere.
Con Federico Spiazzi, il regista dell’episodio, ci siamo trovati subito in grande sintonia, questo ha facilitato notevolmente le riprese.
Lavorare con lui è stato un piacere, eravamo d’accordo sull’interpretazione delle scene e sulla visione del film in generale.
Ricordo che, mentre i tecnici stavano già smontando la scena, io e Federico andavamo avanti a girare per i fatti nostri perché ci veniva in mente qualche inquadratura da aggiungere, siamo riusciti a rubare diversi dettagli anche se eravamo in ritardo e la segretaria di edizione continuava a dire che dovevamo spostarci per il cambio scena.
E’ stato davvero divertente, si sentiva che il film ci aveva preso e che volevamo fare tutto il possibile per avere sempre più inquadrature per il montaggio, era come se non volessimo smettere di creare questo film.
Alla fine eravamo stanchissimi ma felici di aver partecipato ad un progetto in cui credevamo sinceramente.

Se dovessi chiederti di descrivere Innumerevoli Ombre usando i primi tre aggettivi che ti vengono in mente?

Innovativo. Emozionante. Suggestivo.

QUI trovate il primo episodio della webserie

QUI trovate il secondo episodio

QUI trovate il terzo episodio

QUI trovate il quarto episodio

QUI la nostra intervista a Isabella Tedesco

QUI la nostra intervista a Fulvio Falzarano

QUI la nostra intervista ad Antonio Covatta

Il titolo Innumerevoli Ombre è un omaggio al racconto “Inviti Superflui” di Dino Buzzati e mette in evidenza lo spirito di questo progetto, che attraverso quattro episodi, ambientati nell’Italia contadina di fine 800, cercherà di analizzare un sentimento unico: la distanza rispetto agli altri e la mancanza di empatia, che si traduce in egoismo ed egocentrismo. La serie si interroga sugli effetti che questa distanza produce quando si riversa nei confronti di un coniuge, dei familiari o quando è rivolta a tutti quelli che vivono nello stesso ambiente, il tutto avvolto da una suggestiva atmosfera fantastica.

I quattro episodi che compongo la serie, ognuno parlato in un dialetto (Pugliese, Friulano, Marchigiano, Veneto), sono stati diretti da giovani registi emergenti, nello specifico Dario Di Viesto, Federico Spiazzi, Federico Scargiali e Luca Simon Biccheri. Nel cast troviamo Fulvio Falzarano (Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord), Fabrizio Buompastore (Distretto di Polizia, Raccontami), Diego Pagotto (Bella Addormentata, L’Uomo che Verrà).

Per maggiori informazioni vi invitiamo ad iscrivervi al Canale YouTube della serie a e anche al profilo facebook ufficiale.