Arriva davvero inaspettato e come un brutto regalo pre-natalizio il deludente risultato al box office giapponese di 47 Ronin, che nei primi tre giorni di proiezione ha racimolato solo poco più di un milione di dollari, pur essendo distribuito in 753 sale. La sorpresa non sta tanto nell’aver perso la sfida con Lupin III vs. Detective Conan The Movie che svetta con i suoi 6 milioni d’incasso ottenuti in soli due giorni, sabato e domenica, mentre 47 Ronin ha debuttato un giorno prima, ma nelle dimensioni di questa sconfitta. L’animazione dedicata al popolare ladro ed all’investigatore bambino è presente in solo 329 sale, la metà di quelle del fantasy interpretato da Keanu Reeves, inoltre 47 Ronin è arrivato dietro ad altri lungometraggi posizionandosi solo sesto nella classifica del week end al box office. Anche Pacific Rim non aveva certo sfondato in Giappone, 2 milioni di dollari anche considerando la fluttuazione dello yen restano comunque più dell’incasso di 47 Ronin ed era comunque in competizione in un periodo molto agguerrito come agosto con film molto più “pesanti” come The Wind Rises, World War Z e Monsters University.
Un altro paragone interessante si potrebbe fare con L’ultimo samurai, anche questo un film ambientato in Giappone con una star americana, Tom Cruise, uscito per i casi del destino nello stesso periodo di 47 Ronin, il primo week end di dicembre di dieci anni fa, nel 2003. Ebbene il film incassò all’epoca 8 milioni di dollari (con il cambio yen dollaro pressoché uguale a quello odierno) nel suo primo fine settimana, classificandosi al secondo posto dietro una corazzata come Alla Ricerca di Nemo. Una prima considerazione che si potrebbe fare è che Cruise è immensamente più popolare di Reeves in Giappone e che questa sua notorietà si spalma su due o tre generazioni, ma sono forse solo scusanti, probabilmente in 47 Ronin è stato sbagliato qualcosa in fase di marketing, per esempio la resa del titolo che in giapponese resta quella inglese Fortyseven Ronin può non esser stata troppo diretta per gli spettatori della terza età, sempre di più il mercato del presente e del futuro in Giappone.
Poi naturalmente l’elemento esotico che mentre per uno spettatore non-giapponese può costituire una forte attrattiva non ha nessun valore e funzione nell’arcipelago nipponico ed inoltre questa scarsa prestazione potrebbe anche essere letta come un esempio del poco interesse che gli spettatori giapponesi nutrono verso il genere fantasy, i film che hanno trionfato o che si sono ben comportati in questo 2013 o sono i lavori Ghibli, che fanno storia a sè stante, o opere legate a serie televisive e drammi familiari, oppure film della Pixar, o ancora animazioni per i giovanissimi ed i più piccoli, anche perchè in questo caso l’esperienza cinema viene fatta da tutta tutta la famiglia. Staremo a vedere come si comporterà Lo Hobbit – La desolazione di Smaug così da capire se si tratta di un disinteresse verso il fantasy in generale oppure se veramente nella promozione di 47 Ronin è stato sbagliato qualcos’altro.
Per concludere poi mi si lasci controbattere l’opinione, letta e rimarcata da molte parti, secondo la quale 47 Ronin abbia fallito pur essendo interpretato da molti attori famosi giapponesi. Il volto ed il nome di Kikuchi Rinko sono certamente conosciuti in patria, così come quelli di Asano Tadanobu e Sanada Hiroyuki, ma non si tratta di attori capaci di smuovere le masse e portare la gente al cinema, non sono come Fukuyama Masaharu che con la sua presenza ha contribuito al successo di Like Father, Like Son di Kore’eda Hirokazu un regista di solito molto più di nicchia.
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47 Ronin uscirà a Natale negli USA e nelle sale italiane il 13 marzo 2014.