Cinema

Chi ha incastrato Roger Rabbit, Zemeckis spiega perché Disney non farebbe mai il sequel

Pubblicato il 03 novembre 2024 di Lorenzo Pedrazzi

Chi ha incastrato Roger Rabbit, come abbiamo detto nello speciale per il 30° anniversario, è davvero un film unico, frutto di un periodo irripetibile nella storia di Hollywood. Il suo regista, Robert Zemeckis, ritiene che un’opera del genere non verrebbe mai realizzata al giorno d’oggi… ed è proprio per questo che il sequel non vedrà mai la luce, nonostante esista già una sceneggiatura.

Ospite del podcast di Happy Sad Confused, il cineasta ha dichiarato quanto segue:

Alla Disney c’è un bel copione [per il sequel], ma il punto è questo: la Disney di oggi non farebbe mai Roger Rabbit. Non possono fare un film con Jessica [Rabbit]. Voglio dire, guardate cosa le hanno fatto nel parco a tema. L’hanno infagottata in un trench.

Zemeckis si riferisce al parco di Disneyland, in California, dove Jessica Rabbit è rappresentata con un impermeabile giallo: insomma, niente più vestito da sera con spacco vertiginoso e scollatura. La Disney ha voluto emanciparla dall’immagine di femme fatale e trasformarla in investigatrice, con una sua agenzia.

Il 1988 era sicuramente un’epoca diversa, e la Disney “era pronta per ricostruirsi” dopo anni difficili; è anche per questo che un film coraggioso e originale come Chi ha incastrato Roger Rabbit riuscì a trovare un terreno fertile.

Eravamo lì quando arrivò il nuovo regime, ed erano pieni di energia, volevano farlo. Dicevo sempre, e lo dico tuttora con sincerità, ci credo davvero, “Farò Roger Rabbit nel modo in cui credo che Walt Disney lo avrebbe fatto.” Lo dico perché Walt Disney non ha mai realizzato nessuno dei suoi film per i bambini. Li ha sempre fatti per gli adulti. Ed è proprio quello che ho deciso di fare con Roger Rabbit.

La sceneggiatura per il sequel è stata scritta da Peter S. Seamen e Jeffrey Price, gli stessi del primo film. Parlando con il Telegraph nel 2016, Zemeckis lo descrisse come “una continuazione” più che come un sequel: avrebbe seguito le vicende di Roger e Jessica negli anni successivi del cinema, “lasciandosi alle spalle i film noir per entrare nel mondo degli anni Cinquanta”. Il regista prevedeva inoltre di includere il fantasma digitale di Eddie Valiant, dopo la morte di Bob Hoskins nel 2014.

Non ci resta che immaginare come sarebbe stato. Al contempo, però, è bello che Roger Rabbit resti un capolavoro indipendente, slegato dalle logiche di una saga.

Fonte: Deadline