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The Boys, Stagione 4: Make America Bloody Again (recensione senza spoiler)

Pubblicato il 13 giugno 2024 di DocManhattan

La versione molto, molto corta è che quanto abbiamo visto della quarta stagione di The Boys (6 episodi su 8) è esattamente quello che vi aspettereste da una nuova stagione di The Boys. La serie sui super-eroi più sboccata, irriverente e violenta di sempre è tornata, due anni dopo l’ultima volta. Sono disponibili infatti dalle 9 di questa mattina, su Prime Video, i primi tre episodi di una stagione 4 che dovrà rispondere essenzialmente a due domande. La prima è: chi può fermare ora Patriota, tanto più che alla fine della stagione precedente lo abbiamo visto acclamato dalla folla ANCHE dopo aver ucciso a sangue freddo un tizio davanti a tutti? La seconda: e Butcher? Chi lo ferma ora Butcher?

Tranquilli, niente spoiler.

PrimeVideo_TheBoys stagione 4 recensione

UN CATTIVO PER “AGGIUSTARE” IL MONDO

Un anno fa, in una serie di chiacchierate con Garth Ennis da cui è nato un piccolo documentario sulla sua carriera che ho avuto il piacere di scrivere, il co-creatore di The Boys spiegava il personaggio di Butcher con un concetto molto semplice. Non puoi contrapporre a Patriota un buono. In certe situazioni, per “aggiustare il mondo”, ti serve un tipo stronzo almeno quanto lui. Il problema, proseguiva Ennis, è “quello che questo tipo fa nel tempo libero”.

Anche la quarta stagione di The Boys parte dalla contrapposizione tra il Superman psicopatico biondo e l’ex SAS Billy Butcher, che pur di vendicarsi e sostanzialmente eliminare Patriota è disposto, ormai si sarà capito, praticamente a qualsiasi cosa. Il segreto di The Boys è che lo stallo tra i due personaggi e le rispettive squadre, i Sette e la squadra di Butcher, è ogni volta giustificato e arricchito da situazioni diverse.

Questa volta la grande cornice sono le elezioni negli USA, e il ruolo svolto dai super in tutto questo. Il che è di enorme attualità nel Paese in cui la serie è ambientata, scritta e girata, e non solo perché in autunno lì si vota. La manipolazione dell’opinione pubblica, il populismo dei programmi televisivi destrorsi che invitano la pancia della nazione a farsi giustizia da soli, figure (e, più che altro, figuri) che hanno incitato candidamente una parte del Paese alla rivolta contro le istituzioni… non è distopia, ma storia recente e scenario attuale negli Stati Uniti, e perciò materiale ghiottissimo per una serie dissacrante come The Boys. In fondo, sempre di un improbabile sorriso sotto un ciuffo biondo si parla.

PrimeVideo_TheBoys stagione 4 recensione

IL CERVELLO DEI SETTE

Continua ad essere centrale la figura della scoppiateste Victoria Neuman, che fa pure la brillante quando meno te l’aspetti, e nuovi personaggi guadagnano la luce della ribalta. Superpatriota, infatti, non ha solo il perenne complesso del bullo che non si sente accettato, ma deve fare pure i conti con questa cosa che si chiama invecchiare. Un pelo bianco dà vita a una concatenazione di eventi che porta a nuovi ingressi nei Sette, anche per colmare il vuoto venutosi a creare con l’abbandono di Starlight nella scorsa stagione (ora vuole essere solo Annie, ma si accorge che la cosa è più semplice a dirsi che a farsi). E Black Noir?, vi chiederete. Che ci fa Black Noir nelle foto e nei trailer di questa quarta stagione, visto che è morto? Eh.

Quanto ai nuovi, arriva la grande occasione per Sorella Sage (Susan Heyward), un personaggio non presente nei fumetti di The Boys e creato appositamente per la serie TV (idem per l’altra super nuova, la Firecracker di Valorie Curry). Sage è il machiavellico pianificatore che a Patriota serviva per dare una raddrizzata a quel branco di lecchini, idioti e polpocopulanti che sono diventati i Sette. E cosa succede se metti un cervello diabolico dietro alle azioni di un Superman completamente privo di morale?

Beh, succede The Boys, ovvio, con un’enorme, amarissima presa per i fondelli dei teorici del complotto e di tutti quegli altri tizi col cappellino per far di nuovo grande l’America.

L’altra grande new entry, come sapete, è un Jeffrey Dean Morgan che dopo Supernatural, il Comico del film di Watchmen e Negan di The Walking Dead (per non parlare del fantasmino del cuore di Grey’s Anatomy) aggiunge un altro personaggio, diciamo così, peculiare al suo curriculum…

PrimeVideo_TheBoys stagione 4 recensione

WILD BOYS

Aggiungete camionate di problemi familiari e sentimentali per il resto dei Ragazzi, i consueti momenti WTF, litri di sangue e i collegamenti con quanto visto l’anno scorso nella prima stagione dello spin-off Gen V, e il risultato è – finora, ci mancano gli episodi finali – una quarta stagione di The Boys che sicuramente intrattiene, diverte, ti sbatte brutalmente in faccia come ha sempre fatto le logiche e le follie illogiche del potere.

Senza nulla di sostanzialmente nuovo e senza arrivare ai livelli di alcune delle stagioni precedenti (per me la seconda, con Stormfront, è stata la più riuscita), ma che è comunque sempre la The Boys che conosciamo. E questo nel bene e nel male. Nel senso che la corda non può essere più tirata granché, lo stallo di cui sopra tra Butcher e Patriota non si può prolungare all’infinito senza sembrare finto, è necessario che le varie sottotrame che ci trasciniamo dietro da cinque anni arrivino a conclusione. È perciò decisamente un bene che lo showrunner Eric Kripke abbia confermato che la prossima, la stagione 5, sarà come da programmi anche l’ultima.

Qualunque cosa succeda, inutile dire che, per allora,  ci aspettiamo tutti un finale davvero, ma davvero col botto.