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Da quello che sappiamo tramite Collider, Netflix si sta già preparando alla quarta stagione di Bridgerton.
Gli autori sarebbero infatti alla ricerca di un personaggio in particolare: una donna molto coraggiosa, tra i 24 e i 30 anni e con grandi difficoltà a fidarsi degli altri. “Emily”, questo il nome ricercato dal cast, dovrà essere una donna asiatica pronta a girare scene di nudo e di natura sessuale.
Così descritta, “Emily” rispecchierebbe bene quello che ci aspettiamo essere l’oggetto dell’interesse amoroso di Benedict, libertino della famiglia Bridgerton, che ancora non è riuscito a trovare l’amore oltre le avventure.
C’è però da sottolineare che spesso serie e film famosi, come è in questo caso Bridgerton, utilizzano parole in codice per mantenere segreti i casting e non far trapelare troppo prima della fine delle registrazioni. Viene quindi da ipotizzare che “Emily” possa essere solo un nome di copertura per un personaggio diverso, magari già presente nei libri.
Basandosi sulla descrizione del personaggio, però, tutte le prove sembrano indirizzarci verso l’interesse amoroso principale del protagonista della prossima stagione, che si ipotizza infatti essere Benedict Bridgerton, secondogenito della famiglia. Se fosse davvero così, “Emily” potrebbe essere quindi il nome in codice per Sophie Beckett, almeno da quello che raccontano i libri.
In “La proposta di un gentiluomo”, libro della serie che ha come protagonista Benedict, Sophie è infatti coraggiosa, intraprendente, sfacciata se serve, e con difficoltà a fidarsi degli altri a causa di anni di abbandono. Tutte caratteristiche del personaggio che Netflix starebbe cercando per inserirlo nel cast.
Netflix ha creato nel tempo, però, personaggi originali che nei libri non esistevano, come Lord Debling ( Sam Phillips ) e Theo Sharpe ( Callum Lynch ), potrebbe essere il caso anche di “Emily”, senza dimenticare che la terza stagione ci ha confermato che Benedict è pansessuale e non c’è quindi certezza che il suo amore finisca nelle mani di un personaggio femminile.
Bridgerton è stato elogiato per la sua inclusività, soprattutto per quando riguarda la comunità LGBTQ+, ma è sempre rimasto all’interno della bolla dell’alta società. Se “Emily” fosse davvero Sophie Beckett, o una rivisitazione del personaggio, potrebbe essere la chiave che fornirà le dinamiche della classe operaia.
Non ci resta che aspettare qualche informazione in più, sperando di dover aspettare davvero poco.
Fonte: Collider
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