La notte degli Oscar è stata senza dubbio una grande vittoria per l’ultimo film di Chritopher Nolan, Oppenheimer, che si aggiudica ben sette statuette. Tra queste spiccano il premio a Miglior regia e il più ambito e prestigioso Miglior film, primo vinto da Nolan in una lunga carriera di successi.
“È molto importante per me, è davvero un meraviglioso finale per quello che è stato un anno incredibile” ha dichiarato il regista nel backstage dello show.
Oppenheimer era in lizza con 13 nomination, uscendone vincitore non solo per il Migliori film e la Migliore regia, ma anche per premi altrettanto importanti come: Miglior attore a Cillian Murphy, protagonista del lungometraggio, Miglior attore non protagonista per Robert Downey Jr., Miglior colonna sonora, Miglior fotografia e Miglior montaggio.
Il film, tratto dal libro American Prometheus di Kai Bird e Martin J. Sherwin, racconta la storia, l’ascesa e la caduta del fisico J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy), leader del Progetto Manhattan che portò alla costruzione della prima bomba atomica nella storia dell’umanità.
“C’era qualcosa nel vedere Cillian con il cappello, e Robert Downey Jr. con i capelli rasati, ed Emily Blunt con il trucco per l’età avanzata. L’abbiamo proiettato su uno schermo IMAX al Citiwalk Universal. Ed è stato un momento molto speciale, soprattutto realizzando cosa avrebbero fatto gli attori e che la cosa avrebbe avuto successo, vedere quel lato tecnico delle cose”.
Ha raccontato Nolan riguardo il proprio film, aggiungendo poi che il grande successo è probabilmente da attribuire anche a tutte quelle domande a livello morale ed etico che suscita, spiegando che a lui non piace indirizzare messaggi specifici proprio per questo, che il cinema è anche didattico. Ha inoltre raccontato che suo figlio adolescente gli aveva suggerito che i giovani non sono particolarmente preoccupati per le armi nucleari, ma Nolan ha ritenuto che il film potesse sostenere una riduzione dell’uso di armi così potenti e che questo fosse in ogni caso un messaggio importante. Senza dubbio, ha avuto il suo impatto.
Fonte: Deadline
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