Brian Helgeland ha sudato sette camicie per convincere gli studios di Hollywood a produrre un sequel di L.A. Confidential, il noir di Curtis Hanson, tratto da un romanzo di James Ellroy, che gli fruttò l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale. Purtroppo, nessuno studio ha abboccato, anzi: Helgeland rivela che un dirigente di Netflix si è persino addormentato durante il pitch.
Parlando con Deadline, Helgeland, che è al Toronto International Film Festival per presentare il suo ultimo thriller Finestkind, ha rivelato di aver fatto il giro di Los Angeles insieme allo stesso Ellroy per tentare di far produrre il film:
Io e James Ellroy elaborammo un complesso pitch per L.A. Confidential 2, che si ambientava durante l’era di Patty Hearst, quando la Symbionese Liberation Army giunse a Los Angeles, e avevamo Guy Pearce e Russell [Crowe] a bordo, e Chadwick Boseman nei panni di un giovane poliziotto che lavorava per il sindaco Bradley.
Lo presentammo a tutti. Dovemmo andare prima di tutto alla Warner Bros. e alla Warner ci dissero “Non facciamo film così”.
Ellroy è un performance artist e faceva il pitch, ed era un pitch davvero straordinario.
Niente da fare, però. Addirittura, Helgeland racconta:
Il nostro dirigente a Netflix si addormentò durante il pitch.
Alla fine, lo sceneggiatore ha dovuto cedere:
Andai a casa e dissi “Non possiamo più fare questo film”.
A seguire il video con l’intervista a Brian Helgeland.
Brian Helgeland on the ‘L.A. Confidential’ sequel and why it never saw the light of day #TIFF23 pic.twitter.com/DWkzdkQmEg
— Deadline Hollywood (@DEADLINE) September 9, 2023