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È morto William Friedkin, addio al leggendario regista de L’esorcista e Il braccio violento della legge

Pubblicato il 07 agosto 2023 di Marco Triolo

William Friedkin, uno dei registi più leggendari della New Hollywood, autore di capolavori come L’esorcista, Il braccio violento della legge, Vivere e morire a Los Angeles e il sottovalutato Il salario della paura, è morto. Aveva 87 anni.

Friedkin stava lavorando al suo nuovo film, The Caine Mutiny Court-Martial, che verrà presentato alla prossima Mostra di Venezia. Il film è dunque praticamente pronto, ma ciò non toglie che la première veneziana sarà molto più malinconica del dovuto.

Nato a Chicago nel 1935 da genitori ucraini, sfuggiti dalla loro patria insieme alle famiglie durante un violento pogrom, William Friedkin aveva iniziato la carriera negli anni ’60, dirigendo film per la TV e un episodio di The Alfred Hitchcock Hour (come racconta nella sua autobiografia, Il buio e la luce, Hitchcock lo riprese perché non indossava una cravatta sul lavoro). Era poi passato al cinema, esordendo con la commedia musicale Good Times, interpretata dal duo Sonny & Cher, e dirigendo poi due adattamenti teatrali, Festa di compleanno di Harold Pinter e Festa per il compleanno del caro amico Harold di Mart Crowley, e la commedia Quella notte inventarono lo spogliarello.

Ma la svolta nella sua carriera sarebbe arrivata nel 1971, con Il braccio violento della legge, procedural capolavoro interpretato da Gene Hackman, Roy Scheider e Fernando Rey, premiato con cinque Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore protagonista (Hackman) e montaggio. Il successivo L’esorcista è ancora oggi considerato uno degli horror più terrificanti di tutti i tempi, vinse due Oscar (sceneggiatura non originale, sonoro) e lanciò un franchise di seguiti mai alla stessa altezza (compresa una nuova trilogia in arrivo).

Inebriato dal successo, per sua stessa ammissione Friedkin iniziò a farsi nemici a Hollywood, e il devastante flop de Il salario della paura, remake di Vite vendute di Henri-Georges Clouzot, nonché capolavoro incredibilmente incompreso alla sua uscita, gli costò per molto tempo il successo di cui aveva goduto negli anni ’70. Dopo l’heist movie Pollice da scasso e un altro thriller eccezionale come Cruising, con Al Pacino, Friedkin tornò ai fasti di un tempo con Vivere e morire a Los Angeles, considerato un altro dei suoi capolavori.

Notevole anche il suo remake televisivo de La parola ai giurati. Con Bug – La paranoia è contagiosa era tornato a dirigere adattamenti di opere teatrali, in questo caso di Tracy Letts. Sempre da Letts è tratto il suo film successivo, nonché sua ultima grande prova registica, Killer Joe, uno dei film che riportarono in auge Matthew McConaughey. Dopo il documentario The Devil and Father Amorth, dedicato al celebre esorcista italiano la cui vita ha anche ispirato il recente horror L’esorcista del Papa, William Friedkin aveva iniziato a lavorare a The Caine Mutiny Court-Martial, ancora una volta tratto da una pièce teatrale (di Herman Wouk). Ora, il film arriverà postumo e non vediamo l’ora di scoprire l’ultima eredità di uno dei più grandi autori del cinema americano del 20° Secolo.

Fonte: Deadline