Questa settimana la Disney ha concluso uno degli obiettivi annunciati da Bob Iger per il 2023. Stiamo parlando del licenziamento di 7mila dipendenti in tutto il mondo, ovvero il 3.2% della forza lavoro della compagnia.
Questa ristrutturazione, che ha portato un risparmio di $5.5 miliardi, è stata possibile grazie all’unione dei gruppi cinematografici e televisivi in un’unica unità: Disney Entertainment e all’eliminazione della divisione incaricata della distribuzione.
Il taglio è stato suddiviso in tre tranche: febbraio, aprile e 23 maggio. Nei prossimi mesi altri licenziamenti dovrebbero colpire gli impiegati di base all’estero, dove c’è una maggior protezione dei diritti dei lavoratori, rispetto agli USA.
Reuters riporta oggi che 75 dei circa 1200 impiegati dei Pixar Animation Studios sono stati licenziati, ovvero il 6% della forza lavoro.
Era dai tempi del flop de Il viaggio di Arlo (The Good Dinosaur) che non vi era un taglio così importante della forza lavoro.
L’insuccesso della pellicola al box office risultò nel licenziamento di 30 impiegati.
Tra i dipendenti licenziati spiccano due esecutivi di Lightyear, tra cui il regista Angus MacLane:
Fonte Reuters