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Gli studios stanno seriamente esplorando l’uso dell’IA per le sceneggiature

Pubblicato il 05 maggio 2023 di Marco Triolo

Sul sito Above the Line, lo scooper Jeff Sneider riporta che, secondo diverse fonti, gli studios starebbero seriamente esplorando la possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale per la stesura di copioni basati su romanzi e altre proprietà intellettuali di pubblico dominio. A quanto pare, liste di potenziali titoli stanno facendo il giro degli studios.

Ovviamente, l’uso dell’IA per la scrittura creativa è uno degli argomenti più scottanti nella contrattazione tra Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori attualmente in sciopero, e gli studios. La WGA vorrebbe regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale per impedire che venga trattata come uno sceneggiatore. L’idea di base è che, in caso uno sceneggiatore utilizzi un’intelligenza artificiale come aiuto per scrivere un copione, lo sceneggiatore (umano) venga sempre considerato il solo autore del copione stesso. Questo sia nel caso in cui uno sceneggiatore tragga uno script da un racconto o da materiale scritto da una IA, sia nel caso in cui uno studio chieda a uno sceneggiatore di ripulire e sistemare un’intera sceneggiatura scritta da una IA.

Per questo, gli studios stanno pensando di far sviluppare all’intelligenza artificiale la prima stesura di un eventuale script tratto da una proprietà intellettuale di pubblico dominio, per poi assumere, a sciopero finito, degli sceneggiatori per finire il lavoro.

Il problema, qui, sta nel fatto che la WGA non potrebbe essere contenta se gli studios decidessero di affidare, in futuro, tutte le stesure preliminari delle sceneggiature alla IA. Il motivo è semplice: a Hollywood è prassi far riscrivere più volte un copione, prima di entrare in lavorazione. E a ogni step di riscrittura gli sceneggiatori vengono pagati. Se gli studios decidessero di risparmiare denaro affidando alla IA le prime stesure, questo vorrebbe dire meno soldi per gli sceneggiatori. Un punto su cui difficilmente la WGA sarebbe disposta a cedere.

Di certo il dibattito intorno all’intelligenza artificiale è acceso ed estremamente importante: c’è chi teme seriamente che il futuro potrebbe riservarci uno scenario alla Terminator, in cui l’IA imparerà a manipolarci e prenderà il controllo del mondo (Geoffrey Hinton, il cosiddetto “padrino dell’IA”, ha lasciato Google apposta per avvertire il mondo intero dei pericoli dell’intelligenza artificiale), altri invece la vedono come un ottimo strumento per coadiuvare lo sceneggiatore nel suo lavoro (ad esempio Joe Russo). Una cosa è certa: l’IA è il futuro, e bisognerà capire come gestirla.