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La Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood, è ufficialmente entrata in sciopero, dopo che le trattative con la AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers, in rappresentanza degli studios) sui nuovi contratti sono fallite. La possibilità di uno sciopero era nell’aria da tempo, e le trattative si erano dimostrate difficili. Ora, la WGA ha deciso di scendere in piazza dopo che AMPTP ha rigettato diverse proposte che “avrebbero garantito agli sceneggiatori approssimativamente 429 milioni di dollari l’anno; l’offerta AMPTP è approssimativamente di 86 milioni l’anno, il 48% dei quali viene dall’aumento dei minimi”.
La WGA ha diffuso un comunicato per annunciare lo sciopero, che entrerà in vigore oggi, in cui lamenta il tentativo degli studios di trasformare il lavoro degli sceneggiatori in una gig economy:
La decisione è stata presa dopo sei settimane di trattative con Netflix, Amazon, Apple, Disney, Discovery-Warner, NBC Universal, Paramount e Sony, rappresentati collettivamente dalla Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP). Il comitato negoziale della WGA ha iniziato questo processo con l’intento di stringere un accordo equo, ma il responso degli studios alle nostre proposte è stato nel complesso insufficiente, data la crisi esistenziale che gli sceneggiatori stanno affrontando.
Il comportamento delle compagnie ha creato una gig economy all’interno di una forza lavoro sindacalizzata, e la loro presa di posizione inamovibile in questa trattativa ha tradito l’intenzione di svalutare ulteriormente la professione dello sceneggiatore. Dal loro rifiuto di garantire qualsiasi livello di occupazione settimanale nella televisione episodica, alla creazione di una “tariffa quotidiana” nel varietà comico, all’ostruzionismo sul lavoro libero per gli sceneggiatori e sulla IA per tutti gli sceneggiatori, hanno chiuso le porte alla loro forza lavoro e aperto le porte alla scrittura come una professione totalmente freelance. Un accordo del genere non potrebbe mai essere contemplato da questa unione.
Molte delle questioni più spinose riguardavano i contratti televisivi. Ad esempio, la WGA proponeva che gli sceneggiatori delle serie TV ottenessero almeno tre settimane pagate per episodio, fino a un massimo di 52 settimane. Voleva inoltre che metà dello staff minimo venisse impegnato durante tutta la produzione e uno sceneggiatore durante la post-produzione.
Sul tema della IA, come abbiamo già detto, la WGA intendeva regolare l’uso dell’intelligenza artificiale per fare in modo che non potesse essere usata per “scrivere o riscrivere materiale letterario”, né come “materiale fonte”, e in modo che il materiale scritto dagli sceneggiatori non potesse essere usato per “formare l’IA”. L’AMPTP ha rigettato la proposta, proponendo a sua volta “incontri annuali per discutere avanzamenti nella tecnologia”.
Questo sarà il primo sciopero della WGA sin da quello di cento giorni del 2007-2008.
Fonte: Deadline