Il regista Jafar Panahi ha lasciato l’Iran per la prima volta in quattordici anni, dopo essere stato brevemente detenuto in seguito al suo arresto nel luglio dell’anno scorso. Panahi era stato rilasciato su cauzione a febbraio, dopo quarantotto ore di sciopero della fame.
Ora, la moglie del regista, Tahereh Saeedi, ha postato su Instagram un’immagine che la ritrae insieme al marito in un non meglio specificato aeroporto, con Jafar Panahi che spinge un trolley carico di valigie. Nella didascalia si legge:
Dopo 14 anni, il divieto di viaggiare di Jafar è stato cancellato e finalmente potremo viaggiare insieme per qualche giorno…
Non ci sono dettagli sulla loro destinazione, ma gira voce che potrebbe essere un aeroporto francese.
Era dal 2009 che Panahi non lasciava l’Iran. Lo scorso luglio era stato arrestato dopo essersi recato nel carcere di Evin per informarsi sulla sorte dei registi Mohammad Rasoulof e Mostafa Al-Ahmad, arrestati pochi giorni prima in un clima di forte repressione (che sarebbe esploso, dopo il suo arresto, con la morte di Mahsa Amini e le conseguenti manifestazioni in tutto il paese). Pochi giorni dopo, le autorità iraniane avevano deciso di riattivare la condanna a sei anni di reclusione inflitta originariamente a Panahi nel 2010. All’epoca della sentenza originaria, al regista era anche stato imposto il divieto di girare film e di viaggiare per vent’anni. Nonostante ciò, aveva continuato a dirigere film, realizzando, tra gli altri, Taxi Teheran, Tre volti e Gli orsi non esistono.
Non è chiaro, a questo punto, se il viaggio di Jafar Panahi sia solamente tale, magari per apparire al prossimo Festival di Cannes, o se il regista e la moglie siano effettivamente fuggiti dal paese. Le parole di Tahereh Saeedi farebbero escludere questa seconda opzione.
Fonte: Deadline