Il regista Jafar Panahi è stato “temporaneamente” rilasciato dal carcere iraniano, tre giorni dopo aver iniziato uno sciopero della fame e della sete per protestare contro il suo arresto a Teheran nel luglio del 2022.
Good News: Award winning Iranian film director Jafar Panahi is released following months of unlawful detention. This came after he announced he will go on dry hunger strike 48 hours ago. #JafarPanahi #جعفر_پناهی https://t.co/TyGziNsadr pic.twitter.com/n2gmWp2Wu1
— Bahman Kalbasi (@BahmanKalbasi) February 3, 2023
Il regista è stato arrestato all’inizio di luglio in un clima di repressione della libertà di espressione, dopo essersi recato nel carcere di Evin per informarsi sulla sorte dei registi Mohammad Rasoulof e Mostafa Al-Ahmad, arrestati pochi giorni prima.
Pochi giorni dopo le autorità iraniane hanno deciso di riattivare la condanna a sei anni di reclusione inflitta originariamente a Panahi nel 2010. Inoltre gli hanno imposto il divieto di girare film e di viaggiare per 20 anni.
Panahi ha condiviso una sua dichiarazione sulla pagina Instagram della moglie Tahereh Saeidi. Ha detto:
“Oggi, come molte persone intrappolate in Iran, non ho altra scelta che protestare contro questi comportamenti disumani con il mio bene più caro, cioè la mia vita.
Pertanto, dichiaro con fermezza che per protestare contro il comportamento extra-legale e disumano dell’apparato giudiziario e di sicurezza e contro questa particolare presa di ostaggi, ho iniziato uno sciopero della fame dalla mattina del 12 di Bahman, e mi rifiuterò di mangiare e bere qualsiasi cibo e medicina fino al momento del mio rilascio. Rimarrò in questo stato finché forse il mio corpo senza vita non sarà liberato dalla prigione”.
Il 3 febbraio la moglie di Panahi, Tahereh Saeidi, ha postato una foto che la ritrae con il marito accompagnata dal messaggio:
“Rilascio temporaneo di Jafar Panahi. Oggi, venerdì 16 febbraio, e nel terzo giorno di sciopero a oltranza di Jafar Panahi, grazie all’impegno della sua famiglia, di stimati avvocati, di rappresentanti della casa cinematografica e dell’organizzazione cinematografica, il signor Panahi è stato temporaneamente rilasciato dalla prigione di Evin”.
Yusef Moulai, l’avvocato di Panahi, ha confermato all’Associated Press che Panahi è stato rilasciato “su cauzione” ed è tornato a casa.
L’avvocato Saleh Nikbakht ha dichiarato:
“Sebbene sia felice per il rilascio di Panahi, va detto che il suo rilascio avrebbe dovuto avvenire tre mesi fa, dopo l’accettazione della nostra obiezione alla precedente decisione del tribunale”.
Nel 2009 Panahi aveva partecipato ai funerali di uno studente ucciso durante la Rivoluzione Verde, e aveva tentato di girare un film ambientato nel periodo della rivolta. è stato condannato per “propaganda contro il sistema” nel 2010.
Inizialmente aveva scontato due mesi di carcere, prima che gli venisse concessa una liberazione condizionale revocabile. In seguito la sua condanna è stata dichiarata nulla dalla Corte Suprema dell’Iran.
A ottobre presso la Corte Suprema, Nikbakht aveva sostenuto con successo che la sentenza di sei anni aveva superato il periodo di prescrizione di 10 anni e non era più applicabile.
Gli era stato concesso il permesso di richiedere un nuovo processo, che avrebbe dovuto comportare il rilascio automatico di Panahi su cauzione, ma le autorità iraniane hanno ostacolato il processo di attivazione.
Fonti Deadline, Screen International