Già in passato Quentin Tarantino aveva ammesso di sapere almeno in parte della condotta di Harvey Weinstein, produttore con cui il regista ha realizzato nove film, e di averla liquidata come la “classica scena anni ’50/’60 del capo che insegue la sua segretaria intorno alla scrivania”. Ora, durante il tour promozionale del suo nuovo saggio, Cinema Speculation, il regista è tornato sull’argomento per ribadire come il quadro generale del caso Weinstein gli fosse sfuggito, prima che le accuse più gravi emergessero. Ecco cosa ha detto a Chris Wallace di HBO:
Non avevo mai sentito le storie che sono poi emerse. Avevo sentito le stesse storie che tutti avevano sentito. Quello che vorrei aver fatto è parlarne a Harvey e dirgli: “Harvey, non puoi fare così”. A dire la verità, ho liquidato tutto come la versione Mad Men del boss che rincorre la segretaria intorno alla scrivania. Non dico che andasse bene. Questo è quello che avevo sentito dire… in quei termini. Non avevo mai sentito parlare di stupri o niente del genere.
Tarantino ha poi spiegato il motivo per cui non affrontò Weinstein:
La ragione per cui non [gli dissi nulla] è che sarebbe stata una conversazione molto difficile. Pensavo che quello che stava facendo fosse patetico e non volevo affrontare una cosa così patetica.
Il regista ammette però di non aver mai compreso fino in fondo la portata delle azione di Weinstein:
Non pensavo che fosse tipo: “Se non fai questo per me non farai il film”. Non avevo mai sentito nessuna attrice dire una cosa del genere. Era solo, tipo, “Non sederti nel retro di una Limousine con lui”. Era facile compartimentalizzare la cosa in un certo senso. In ogni caso, mi sento in colpa […] di non essermi fatto una chiacchierata uomo a uomo con lui.
Harvey Weinstein sta scontando una pena di 23 anni per stupro e molestie sessuali, ma sta anche venendo processato per l’accusa di aver molestato altre quattro donne.
Fonte: Deadline