Lucca Comics & Games ha accolto i registi di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, John Francis Daley e Jonathan Goldstein, giunti insieme al produttore Jeremy Latcham per presentare davanti al pubblico della fiera alcune scene in esclusiva. Il film arriverà la prossima primavera nelle sale, e si preannuncia come una versione della storica saga di giochi di ruolo dai toni leggeri, che mescolerà scenari e creature tipici del fantasy con la commedia tipica invece di Daley e Goldstein, anche sceneggiatori di Spider-Man: Homecoming e registi di Come ti rovino le vacanze.
“Abbiamo cercato di fare un film serio, ma alla fine ci è venuto buffo”, ha detto Goldstein durante il panel, moderato da Cristina Scabbia dei Lacuna Coil. In realtà, dalle scene proiettate, è chiaro come Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri sia stato progettato da subito come commedia. Il cast – composto da Chris Pine, Michelle Rodriguez, Justice Smith, Sophia Lillis e Regé-Jean Page – è estremamente affiatato, e questo emerge soprattutto nella prima sequenza mostrata, in cui i quattro protagonisti (la squadra è composta dai primi quattro, escluso Page) devono resuscitare dei morti da un cimitero per fare loro alcune domande. La gag non è nuova: i nostri hanno a disposizione cinque domande, ma le sprecano tutte per errore. Il modo in cui la scena è scritta e recitata, però, fa funzionare la gag e tiene alto il ritmo.
“C’è chi prende seriamente le partite a Dungeons & Dragons e chi invece gioca per divertirsi. Noi volevamo unire queste due anime in un film solo”, prosegue Goldstein. “Le campagne migliori sono quelle in cui hai tipi molto diversi, e l’abbiamo tenuto presente durante il casting”, aggiunge Daley. “Tutti gli attori hanno portato i loro punti di forza nel film. Nel primo giorno di prove abbiamo fatto una campagna con loro, e da subito hanno incarnato perfettamente i loro personaggi”.
Nella seconda clip, la squadra affronta un gioco nell’arena di Neverwinter, ed è qui che appare anche Hugh Grant. Durante la partita, i protagonisti devono attraversare un labirinto in continuo mutamento, e vengono attaccati da una creatura molto famigliare ai fan del gioco. La scena è volutamente meta, cioè mostra una città che organizza un gioco che ricorda molto Dungeons & Dragons. I registi spiegano che l’intento era fondere realtà e fantasia per rompere la quarta parete, rispecchiando le ambientazioni del gioco.
“Abbiamo cercato di ficcarci dentro quanta più mitologia possibile”, spiega Daley. “In quasi ogni scena e inquadratura troverete dettagli fedeli al gioco”. Non solo le creature, ma anche gli oggetti di scena e le location rendono omaggio al lore di Dungeons & Dragons.
Jeremy Latcham giura, comunque, che il film non sia stato concepito come primo capitolo di un franchise a monte. “Volevamo fare un film che vi facesse venire voglia di un altro capitolo, anziché dirvi subito che ce ne sarà un altro”.
QUI potete vedere il trailer di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri.