Come sappiamo, nel corso delle Giornate degli Autori a Venezia 79 debutterà Padre Pio, il biopic diretto da Abel Ferrara e interpretato da Shia LaBeouf. Un progetto che segna il ritorno dell’attore dopo un periodo piuttosto difficile, culminato nelle accuse della cantante FKA Twigs, che ha denunciato l’attore per percosse a abusi, accusandolo inoltre di averle trasmesso una malattia venerea in maniera consapevole.
Poi, come il personaggio che interpreterà sul grande schermo, LaBeouf ha visto la luce: si è convertito al cattolicesimo nel periodo in cui stava preparando il ruolo di Padre Pio, e ora racconta tutto in una lunga chiacchierata con il vescovo Robert Barron pubblicata su YouTube.
L’attore racconta di aver contemplato il suicidio nel momento più basso della sua vita, tra incidenti d’auto, rehab, le accuse di FKA Twigs e un arresto per turbamento della quiete durante una performance teatrale di Cabaret a Broadway. “Il mio mondo era crollato”, confessa. E spiega:
A questo punto sono radioattivo. Nessuno vuole parlarmi, inclusa mia madre. Il mio manager non mi chiama. L’agente non mi chiama. Non ho più legami con il mondo del cinema.
In quel momento, Shia LaBeouf pensa a togliersi la vita:
Avevo una pistola sul tavolo. Ero fuori di me. Non volevo più essere vivo quando tutto questo stava succedendo. Non avevo mai provato una tale vergogna, quel genere di vergogna che ti fa dimenticare di respirare. Non sai dove andare. Non puoi andare fuori e mangiarti un taco.
Durante l’intervista, LaBeouf rivela di aver incontrato Abel Ferrara durante una serie di meeting su Zoom organizzati da un “programma spirituale” a cui entrambi erano iscritti: “Mi ha scritto nella chat privata: ‘Conosci Padre Pio?'”.
A quel punto, anche grazie alla sua conversione, l’attore spiega di essere riuscito a lasciarsi alle spalle “il vecchio me”, e di essersi reso conto che “la mia vita aveva seriamente inflitto dolore e danni ad altre persone”. In effetti, ammette LaBeouf, quel senso di conflittualità era indispensabile per il suo metodo di lavoro, anche se lo ha quasi trasformato in un paria. I nodi sono venuti al pettine quando è stato licenziato da Don’t Worry Darling di Olivia Wilde. In una recente intervista, la regista ha rivelato perché abbia deciso di lasciarlo andare:
Lo dico con la massima ammirazione per il suo lavoro: il suo processo non era in linea con l’ethos che io richiedo nelle mie produzioni. Ha un processo che, in un certo senso, sembra necessitare di un’energia combattiva, e personalmente non credo che questo conduca a buone performance.
Nel corso dell’intervista, infine, Shia LaBeouf arriva a citare, senza nominarla, FKA Twigs, definendola “la donna che mi ha accusato di tutto questo”:
Volevo andare su Twitter e scrivere un sacco di cose… Volevo giustificarmi e spiegare. Ora capisco che quella donna mi ha salvato la vita. È stata, per me, come un santo nella mia vita. Mi ha salvato la vita.
QUI il trailer di Padre Pio.
Fonte: Deadline