Il seme della svolta, nella carriera di Daniel Kaluuya, arriva nel 2011, quando l’attore britannico, all’epoca ventitreenne, interpreta l’episodio di Black Mirror “Fifteen Million Merits”. L’episodio gli frutta critiche positive, ma è nel lungo periodo che Kaluuya ne coglie i veri benefici: qualche anno dopo, infatti, quando Jordan Peele decide di debuttare alla regia con Scappa – Get Out, si ricorda di quell’episodio di Black Mirror e scrittura Kaluuya nel ruolo del protagonista, Chris Washington. I cancelli del successo si aprono definitivamente per l’attore: per il ruolo ottiene nomination ai BAFTA, Golden Globes, Critics’ Choice Awards, SAG Awards e Oscar.
Nato a Londra da genitori ugandesi, cresciuto dalla madre insieme alla sorella, Daniel Kaluuya dimostra sin da piccolo un certo talento per lo spettacolo: a nove anni scrive la sua prima play (ispirata alla sit-com Kenan & Kel, interpretata dal suo idolo Kenan Thompson), che vince un concorso e viene messa in scena all’Hampstead Theatre. Inizia nello stesso periodo a recitare presso la Anna Scher Theatre School e a prendere lezioni di improvvisazione. Nel 2006 arriva il suo primo ruolo nel film BBC Shoot the Messenger, quindi la serie Skins, di cui scrive anche diversi episodi.
Nel 2009, la sua carriera fa un salto ulteriore quando viene scritturato nelle serie BBC Psychoville e, nel 2011, The Fades. Nel 2010 torna a teatro, per interpretare Sucker Punch di Roy Williams al Royal Court Theatre di Londra. Una performance che gli frutta altri premi, l’Evening Standard Award e il Critics’ Circle Theatre Award per il miglior esordiente. È qui che molti lo notano.
E poi arriva l’America. Nel 2013, Daniel Kaluuya appare nel ruolo di Black Death in Kick-Ass 2. Poi è la volta della serie Babylon e del thriller Sicario, in cui interpreta un agente dell’FBI.
Ma è Scappa – Get Out che pone ufficialmente fine alla sua gavetta, ai ruoli di supporto. Istantaneamente, Kaluuya diventa uno degli attori più ricercati di Hollywood. Nel 2018 appare in Black Panther, nel ruolo di W’Kabi e nel thriller Widows – Eredità criminale di Steve McQueen. Nel 2019 affianca Jodie Turner-Smith nel dramma on the road Queen & Slim. Nel 2021 arriva il secondo momento spartiacque.
Parliamo di Judas and the Black Messiah di Shaka King, nel quale interpreta il capo delle Pantere Nere di Chicago Fred Hampton. La sua interpretazione riceve lodi unanimi e gli fa guadagnare una seconda nomination all’Oscar, stavolta come non protagonista, stavolta vinta. Si tratta del primo Oscar vinto da un attore britannico di origini africane. Per il ruolo ottiene anche un BAFTA, un Critics’ Choice Movie Award, un Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award, tutti e cinque i premi principali in un solo anno.
Dopo un tale successo, Daniel Kaluuya è pronto per la seconda parte della sua carriera, che comincia, come è giusto che sia, con un altro film di Jordan Peele. L’attore torna a collaborare con il regista che lo ha lanciato in Nope, in cui interpreta il proprietario di un ranch specializzato nell’addestrare cavalli per il cinema, che, insieme alla sorella, diviene testimone di alcuni eventi inspiegabili e delle apparizioni di misteriosi oggetti volanti. Peele ha scritto il ruolo esplicitamente per lui. In un lungo profilo su Kaluuya pubblicato da The Hollywood Reporter, il regista afferma:
Daniel è il mio attore preferito in assoluto. Dopo aver lavorato a un paio di progetti separatamente, tornare insieme ci ha ricordato quanto speciale fosse il rapporto di lavoro che abbiamo. Lui ha una percezione innata del suo personaggio: fa sempre le domande giuste per sbloccare altre cose.
Kaluuya spiega che Nope parla “dello spettacolo e di quanto sia seducente, anche se non è reale”. Senza sbottonarsi, definisce Nope “un film d’azione” e cita Bruce Willis come modello per il personaggio di OJ Haywood, il protagonista del film.
Uscito in USA il 22 luglio, Nope ha già incassato oltre 80 milioni di dollari in patria. Un successo che consoliderà ulteriormente una carriera già lanciata. Dal teatro alla gavetta televisiva, finalmente Kaluuya può considerarsi un leading man hollywoodiano fatto e finito. Ma non gli basta. L’attore ha infatti fondato una casa di produzione, la 59% Productions (riferimento a Moneyball, è il tasso di vittorie della squadra Oakland Athletics), con cui ha già prodotto il film Honk for Jesus. Save Your Soul, interpretato da Regina Hall e Sterling K.Brown, e il distopico The Kitchen, da lui anche scritto insieme a Joe Murtagh, e diretto da Kibwe Tavares. Il film, in lavorazione da quasi dieci anni, arriverà su Netflix nel 2023, ed è ambientato in una Londra futura in cui la classe operaia è costretta a vivere in estrema periferia; ma c’è un gruppo di residenti, nell’area nota appunto come The Kitchen, che rifiuta di lasciare la città.
Sarà interessante seguire la carriera di Daniel Kaluuya ora che si è aperta verso nuovi ambiti. Sarà soprattutto interessante vedere se, dopo aver raggiunto il successo come attore, Kaluuya riuscirà a replicare come sceneggiatore e, perché no, come regista. Un passo piuttosto probabile, data la sua incontenibile creatività e bisogno di esprimersi attraverso il cinema a tutto tondo.