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Gli orsi non esistono: il trailer del nuovo film di Jafar Panahi, in concorso a Venezia

Pubblicato il 21 agosto 2022 di Marco Triolo

Jafar Panahi è stato recentemente arrestato in Iran, e dovrà scontare una pena di sei anni, ma questo non gli ha impedito di concorrere al prossimo Leone d’Oro con il film Gli orsi non esistono, di cui ora possiamo vedere il trailer…

Gli orsi non esistono verrà presentato in concorso a Venezia e anche al Toronto International Film Festival e al New York Film Festival. Il film è interpretato da Panahi, Naser Hashemi, Vahid Mobaseri, Bakhtiyar Panjei, Mina Kavani e Reza Heydari. A seguire la sinossi:

Gli orsi non esistono, il nuovo film di Jafar Panahi, racconta due storie d’amore parallele. In entrambe, gli amanti sono turbati da ostacoli nascosti e inevitabili, le forze della superstizione e i meccanismi del potere.

Gli orsi non esistono è scritto, prodotto e diretto da Jafar Panahi, pluripremiato a diversi festival di cinema, tra cui Cannes, Venezia e Berlino (dove il suo Taxi Teheran ha vinto l’Orso d’Oro nel 2015). In Italia sarà distribuito da Academy Two.

L’arresto di Jafar Panahi

Panahi è stato arrestato lo scorso 12 luglio, dopo che si era recato presso l’ufficio del pubblico ministero di Teheran per avere notizie sui colleghi Mohamad Rasoulof e Mostafa al-Ahmad. I due registi dissidenti erano stati a loro volta arrestati con l’accusa di aver messo a rischio la sicurezza nazionale, esprimendo sui social la loro opposizione alla violenta repressione governativa di alcune proteste popolari nel sudovest dell’Iran.

Quella che il regista dovrà scontare è in realtà una condanna risalente a fine 2010, ma che finora era rimasta sempre sospesa nonostante Panahi sia rimasto in patria negli ultimi anni – gli è stato impedito di viaggiare – e abbia continuato a produrre film underground su temi scottanti come povertà, sessismo, violenza e censura in Iran. I suoi film lo hanno messo da tempo sulla lista nera del governo iraniano.

La Coalition for Filmmakers at Risk di Amsterdam si è subito mossa, facendo appello alla comunità cinematografica internazionale e chiedendo a tutti di dare sostegno agli autori iraniani vittime della recente ondata repressiva.